Se ci avete seguito durante le scorse Fashion Weeks milanesi, lo sapete bene anche voi: ogni sfilata di Philipp Plein è sempre un party e un grande show, studiato in ogni minimo dettaglio, dalle foreste incantate alle sale giochi, dove anche la musica è protagonista. Come dimenticare la folgorante apparizione e la voce potente di un’icona come Grace Jones, ospite quest’inverno in passerella….
Protagonista invece della collezione della prossima P/E, secondo il brand Made in Italy, ma dall’anima cosmopolita e underground del giovane e già quotatissimo stilista tedesco, Philpp Plein, classe 1978, è un mood totalmente Black & White, a partire dalle modelle tutte color dell’ebano introdotte, a contrasto, dalla diafana rapper IGGY AZALEA, sexy, hip hop e bianca…uno stravolgimento degli schemi, simbolo della donna libera che supera ogni barriera e limite fisico, culturale e ideologico, proiettata nel futuro, come gli effetti olografici in scena…
Proiettata nel futuro, la donna Philipp Plein indossa capi dall’eleganza urban chic e dal sapore underground, femminili e pret-à-porter, sporty (i bomber in tessuto tecnico e i calzettoni da tennis inaspettatamente femminili e passepartout) e preziosi dai colori total black, total white o black & white.
Ad impreziosire le linee geometriche e grafiche delle silouhettes o delle textures, dettagli in cristalli e cascate di diamanti Swaroski Elements applicati un po’ ovunque, dalla punta delle ballerine, agli abiti da sera di ispirazione decò, per un effetto extra luxury.
E poi le immancabili borchie, in leggerissimo materiale ABS che profilano le giacche e i gilet in pelle, gli shorts e gli abiti.
Di chiara fattura artigianale e sartoriale i preziosi ricami degli abiti, dove prendono forma teschi rock.
Altamente high tech, invece, le stampe metallizzate su pelle anche di pitone.
L’effetto globale è abbagliante, cangiante, ipnotico, travolgente.
Philipp Plein ha saputo ancora una volta incantare e sorprendere, con la sua creatività, che sin dalle origini spazia dal mondo dell’arte (non ha caso non poteva che essere l’irriverente fotografo Therry Richardson ad fotografare lui, alcune delle sue campagne ADV con le celebrities che hanno indossato i suoi capi), del design internazionale (mondo da cui proviene dai tempi di Monaco in cui tutto inziò), alla moda, il cui stile è consapevole, come si è detto dell’eredità sartoriale del Made in Italy.
E voi come vi proiettate nel futuro? Quali barriere e confini volete superare?
Bacini
I MURR
Tags: FASHION SHOW, P/E 2014, philpp plein