ABSOLUTELY RED

Sarà stato il soffio divino sull’argilla rossa da cui nacque l’umanità? O forse la profana vanità della principessa sumera Shub-ad nella cui tomba fu trovata una scatolina d’oro contenente una pasta rossa all’essenza di rosa con tanto di pennellino? Chissà! Vero è che il ROSSO, fin dall’antichità, ha sempre avuto un inspiegabile potere attrattivo. Quello dell’amore che lo legava a Eros e Afrodite. E dell’inarrivabilità: raro e prezioso era appannaggio esclusivo di religiosi e re; al popolo eccezionalmente concesso soltanto in un velo, rosso, in onore di Vesta, dea del focolare, che indossavano le spose. Il resto della storia possiamo immaginarlo. Amato e condannato ha vissuto alterne fortune. Sempre in bilico tra dissoluzione e seduzione. Fino ai primi del ‘900 quando nasce il primo rossetto, rosso. Simbolo della femminilità, nuova e consapevole, che ne farà negli anni l’oggetto di culto di tutte le donne. Passando dalle gradazioni scure per bocche a forma di cuore degli anni ‘20-‘30 al rosso sangue delle labbra arrotondate degli anni ’40, fino ad arrivare all’effetto pulp dagli anni ‘50 in poi con le sue inarrestabili trasformazioni…

Energetico, carico e più eclettico che mai, il ROSSO rinasce nelle collezioni di quest’estate. Sicuro e pieno nel color block di MAX MARA e DIOR. Leggero e malizioso, tra geranio e corallo in DIOR e RALPH LAUREN. Svolazzante e sinuoso per DOLCE&GABBANA e ALBERTA FERRETTI. Tutte anime che si uniscono. Senza sforzo. Sì perché il rosso è vita. E come la vita ha tante sfumature. Accese che tutti gli occhi sanno riconoscere nella GUCCI Nouveau e nellle LOUBOUTIN. Oppure guizzi di ironia, nella collana a fetta di anguria di MIRANDA KONSTANTINIDOU e nella borsa a forma di occhiali da sole di CHARLOTTE OLYMPIA. E perché no voglia di celebrazione, pop e visionaria, dell’amore, nelle maxi bocche su scarpe e clutch di CHARLOTTE OLYMPIA e LULU GUINNESS. Da condividere, finalmente, con il mondo intero!

I MURR