Vi raccontiamo di uno specialissimo trend di questo autunno inverno. Con una storia che affonda le radici molto più lontano di quanto potreste mai immaginare ma con uno sguardo sempre rivolto al futuro più surrealista. Eclettico più che mai, nelle sue infinite interpretazioni, stiamo parlando del tartan e del nuovo mix and check.
Un po’ di storia. In origine fu il tartan. Un tessuto dal respiro così antico che sembra sia nato addirittura prima di Cristo. La primissima prova di tessuto risalirebbe infatti al 100-400 a. C. e si dice che provenga da Hallstatt, in Europa Centrale. Non dalla Scozia, in cui compare nel XVIII secolo. Nel 1746 diventa perfino “proibito” per avversare la rivolta dei clan gaelici giacobiti. Solo verso la fine del secolo, viene introdotto nelle divise degli Highland Regiments e, successivamente, ufficialmente riconosciuto come espressione di appartenenza ai clan. Che nei disegni e nei colori del tartan ritrovano la loro identità. Pensate che nel 1819 ne erano state identificate ben 250 varianti. Nel 1822 re Giorgio IV, in visita ad Edimburgo, indossò il tartan, su consiglio dello scrittore Sir Walter Scott. Da quel momento, il tartan divenne conosciuto al mondo.
Un secolo dopo, nel 1920, Burberry progetta il suo iconico e immortale check. In questi anni, ritroviamo la camicia a quadri come indumento da lavoro e più tardi anche sportivo. È l’epoca dei cowboys del Western americano. Ma è solo nel secondo dopoguerra che il tartan viene indossato perché di moda. E quindi scelto dalle star di Hollywood. Le linee sono asciutte, il mood ironico e bon ton.
Negli anni Settanta, le forme si fanno più loose e maschili. Le scacchiere sperimentano nuovi sfondi: dal classico rosso al verde, giallo, blu e viola sui cappotti over, con o senza cintura.
Finché il punk non se ne appropria. Per stravolgerlo e farne il simbolo della protesta sociale. La rivoluzione viene compiuta da Vivienne Westwood e dal suo negozio in King’s Road. Il tartan qui si indossa avvolto da cinghie e ricoperto da borchie di ogni tipo. Oppure con giacche di pelle, t-shirt sbrindellate, anfibi, catene e collari con punte metalliche.
L’ondata punk arriva negli anni Ottanta dove si integra con i blazer effetto plaid dalle spalle importanti. Negli anni Novanta il tartan si rinnova. In chiave anti-moda però. Diventa grunge. La camicia in flanella di Kurt Cobain dei Nirvana fa il giro del mondo. Si “butta addosso” sulla t-shirt e i jeans sdruciti. È un look di scoordinate sovrapposizioni.
Da qui parte Paul Smith per la ricerca di uno stile urban e dal respiro internazionale. Gualtier e Comme des Garçons ne faranno numerose esplorazioni. Infine, Burberry si rinnoverà stampando il motivo della fodera direttamente sul trench. Negli anni Duemila tartan e tweed sono un classico dello stile inglese. Arriviamo al 2006 per una interpretazione ancora nuova. I due artefici sono Alexander McQueen e Sarah Jessica Parker. Che al Costume Institute Gala si presentano, insieme, lui con kilt e fascia in tartan e lei con un magnifico abito monospalla in tartan e tulle.
La storia continua. Oggi, in questo A/I 2013-2014 più eclettico che mai.
Note di stile. Il tartan e il check, negli infiniti e sorprendenti mix, sono adatti a tutte voi, bellezze. Vedrete una rassegna di proposte per tutte le fisicità. Dalle classiche brit alle più eclettiche. Scegliete quelle in cui vi sentite meglio. Che rispecchiano le mille sfaccettature della vostra personalità.
Il mix and check dell’A/I 2013-2014. Faremo un percorso sorprendente. Vedrete delle interpretazioni vicine al classico e altre teatrali, come non avreste mai immaginato.
Moschino resta fedele alla trama scozzese. Che ritroviamo in tutta la collezione. Con ironia però! Carica di simboli araldici, stemmi reali e cappellini che tanto ricordano le guardie di Buckingham Palace.
Audace l’interpretazione di Blugirl che, in diverse varianti di colore, lo propone con la pelliccia, soprattutto animalier, mixato alle fantasie floreali.
Ha un’anima aristocratica il nuovo check di Marc By Marc Jacobs. I tagli sono mininal, scivolati. La palette incorpora polverosi indaco e blu.
Ricercato quello di Antonio Marras. Anche quando è dichiaratamente sportswear. Sono gli intarsi dei tessuti a contrasto e le magnifiche incrostazioni floreali dal richiamo orientale, che sembrano essere sempre stati lì, ad amplificarne l’unicità.
È un mix di texture il check di Celine. L’una sull’altra in blocchi di colore. In contrasto, solo apparente.
Destrutturato e così amplificato da creare uno speciale effetto ottico il check di Issey Miyake.
Caleidoscopico il mix di Massimo Rebecchi.
Si ispira all’”Alice nel paese delle meraviglie” di Tim Burton la collezione di Aquilano.Rimondi. Semi (delle carte) e cuori sfidano lucenti tartan e il tweed su capi iperfemminili che strizzano la vita ed enfatizzano la silhouette.
Teatrale, perfino surreale Jean Charles de Castelbajac quando sostituisce il top da una struttura a forma di testa di lupo.
Grafico il tartan della struttura a corazza di Peter Pilotto.
Cittadino del mondo quello di Stella Jean che si indossa con i suoi celebri tessuti wax.
E non abbiamo ancora finito. Perché il tartan ha anche un’anima noir e peccaminosa.
Pensate ai capispalla di Louis Vuitton che richiamano le vestaglie da camera.
E alla collezione di Yves Saint Laurent. Minidress a quadretti da educanda con il colletto bianco da portare con i boots e le calze a rete cosparse di cristalli, camicie di flanella sciupata che rievocano l’adolescenza sui pants di pelle nera. E il Vunk? È il punk di Donatella Versace che i pants vinilici li porta con il tartan. Giallo.
E se il check si trasformasse in altro? Come il Vichy di Prada?
Il risultato è riuscitissimo. Sofisticato e originale.
Se diventasse pois? Ci ha pensato Miu Miu. Che lo ha mixato alle stripes e ai colli di pelliccia a contrasto per una donna dal gusto retrò ma pop cartoon.
La moda è così. Eclettica. Mai scontata e trasformista. Ed ecco che un tessuto tra i più antichi e classici, nei mix infiniti e vibranti, rinasce. E non smette mai di sorprenderci.
Cosa pensate, bellezze, dei nuovi mix and check? Quale vi piace di più? Raccontatecelo. Siamo molto curiosi.
Bacini (in mix)
I MURR
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