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“Think – Eat – Save” – Giornata mondiale dell’Ambiente:

Fashion / June 6, 2013

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Ogni anno, dal 1972, quando venne proclamata festività dall’ Assemblea generale delle Nazioni Unite, il 5 Giugno, proprio come si è fatto ieri, si celebra la Giornata Mondiale dell’Ambiente. La manifestazione ufficiale quest’anno si è tenuta in Mongolia e il tema di riflessione (e azione!) riguarda gli sprechi alimentari, soprattutto in relazione all’impatto (dannoso) che essi hanno sull’ambiente in termini anche di emissioni nocive di CO2 e del consumo di H2O. A causa dell’aumento della popolazione mondiale, della richiesta che l’umanità esercita sui sistemi naturali e sull’uso sempre più veloce delle risorse in proporzione a quanto la terra riesce a generare, dagli anni ’70 ad oggi lo spreco alimentare è aumentato del 50%. Ogni anno nel mondo un terzo del cibo prodotto viene gettato durante uno dei passaggi dal produttore al consumatore. Quindi un richiamo di ciascun singolo alla responsabilità e ad un contributo concreto e consapevole si è fatto urgente di fronte ad un’emergenza etica, economica, oltre che ambientale, perché è proprio dalle nostre case che si produce e spreca più cibo, con conseguenze drammatiche sull’intero pianeta.

2_caring-950Ma dato che questo non è un tema di così immediata comprensione, è legittimo chiedersi ad esempio in che modo la produzione di pomodori, o un osso di bistecca contribuiscano effettivamente al degrado dell’ambiente.

Per comprenderlo dobbiamo capire che tutto il cibo che consumiamo ha il proprio ciclo vitale, dalla produzione al consumo. L’industria alimentare consuma risorse ed emette gas serra (quasi il 40% in più rispetto al periodo pre-industriale), tra le principali cause del riscaldamento globale. L’intero processo alimentare ha un impatto molto alto sull’ambiente che è danneggiato ulteriormente quando il cibo viene sprecato. Non è un caso che gli sprechi più ingenti avvengano nei paesi più ricchi, a causa di un atteggiamento IRRESPONSABILE nei confronti di beni acquistati non necessari, mal conservati, cibi cucinati in quantità eccessive e quindi resi spazzatura. Con il cibo “buttato” vanno sprecati anche la terra, l’acqua, i fertilizzanti che sono stati necessari per produrlo, senza contare gli inquinanti e i gas serra rilasciati tanto durante il processo produttivo quanto dal cibo in decomposizione nelle discariche.

3_EarthisEveryday_zps6ce1e59cIl WWF, partner della campagna “Think – Eat – Save”, l’iniziativa dell’UNEP e della FAO per ridurre l’impronta ecologica del sistema alimentare, ha creato una piattaforma http://www.oneplanetfood.info/dedicata all’alimentazione sostenibile, per aiutare cittadini, imprese e istituzioni ad adottare modelli alimentari a basso impatto ambientale e a migliorare il rapporto del cibo con il Pianeta.

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Tra le proposte e le iniziative, WWF – Italia ha creato un sistema per calcolare da soli il costo ambientale della nostra spesa, cioè l’impatto che essa ha sull’ambiente http://www.improntawwf.it/carrello/

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Partendo dal numero di componenti della famiglia, sarà sufficiente fare la nostra spesa abituale settimanale, scegliendo e trascinando i prodotti raggruppati (e selezionando tipologia di confezione e quantità), secondo i criteri dei principali reparti presenti nei supermercati. Alla fine della spesa ci verrà persentato il conto sotto forma di “scontrino” sullo scontrino con il prezzo non monetario, ma ambientale delle nostre scelte in termini di metri cubi di acqua consumati e di emissioni di CO2 prodotte.

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Il WWF propone poi un DECALOGO con 10 suggerimenti che tutti noi possiamo seguire per un’alimentazione a minore impatto ambientale:

  1. acquista prodotti locali

  2. scegli prodotti “di stagione”

  3. riduci i consumi di carne

  4. evita il pesce appartenente a specie sovrasfruttate

  5. privilegia i prodotti biologici

  6. riduci gli sprechi, ovvero, se l’hai acquistato, mangialo

  7. acquista prodotti con pochi imballaggi

  8. riduci il consumi di cibi eccessivamente elaborati

  9. bevi l’acqua del rubinetto

  10. evita gli sprechi anche ai fornelli

Pensiamo che un atteggiamento più consapevole davanti ai nostri consumi sia il primo passo per contribuire in modo positivo alla riduzione del nostro impatto sull’ambiente e alla sua salvaguardia. Perché MANGIARE può diventare un gesto ecologico!

Bacini

I MURR


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