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FICO D’INDIA: un frutto tutto da scoprire

GREEN / August 15, 2013
Il fico d’India è una pianta nativa del Messico che appartiene al genere OPUNTIA, diffusa attualmente nel bacino mediterraneo, e in particolare in SARDEGNA e Sicilia. 

Dal Messico, nell’antichità, si diffuse tra le popolazioni del Centro America che lo coltivavano e commerciavano già ai tempi degli Aztechi, presso i quali era considerata pianta sacra con forti valori simbolici.

La pianta arrivò nel Vecchio Mondo verosimilmente intorno al 1493, anno del ritorno a Lisbona della spedizione di Cristoforo Colombo.

I FIORI sono molto vistosi, ermafroditi, di colore che varia dal bianco, al giallo, all’arancio a seconda della specie.
Fioriscono in modo scalare a partire dalla primavera e per tutta l’estate.
L’impollinazione avviene prevalentemente ad opera degli insetti.

 

 

I SEMI presenti in notevole quantità all’interno dei frutti, vengono diffusi soprattutto grazie agli animali che mangiandoli espellono i semi con la defecazione in quanto passano indenni attraverso l’apparato digerente.

 

I FRUTTI sono delle bacche commestibili (i classici fichi d’india che tutti noi amiamo), ricoperti di spine, di colore verde quando acerbi e rossi o gialli a maturità.
I frutti dell’opunzia si raccolgono scalarmente via via che maturano con apposite protezioni, imbuti speciali o mediante canne appositamente conformate.

INDICAZIONI PER COSTRUIRE UNA CANNA PER LA RACCOLTA DEI FICHI D’INDIA.

 

Per la costruzione di una canna per la raccolta dei fichi d’India occorrono i seguenti materiali:
. 1 canna lunga circa 1,5-2 mt
. 1 tappo di sughero da bottiglia
. o 1 pietra di pari dimensioni
. 1 cordicella o del filo di ferro
. 1 coltello o 1 pattada ( tipico coltellino sardo).

Si prende la canna dalla base ( parte più’ larga ) e con il coltello si apre in tre parti ( 3 spicchi ) e si apre per circa 15-20cm.
Si infila il tappo o la pietra all’interno delle 3 spaccature e si blocca alla base con il filo di ferro o la cordicella per bloccare i tre spicchi della canna aperta.
A questo punto il vostro attrezzo per la raccolta dei fichi d’India sarà’ pronto MA mi raccomando sempre attenzione perché’ le piccole spine indisibili presenti nei frutti dei fichi sono infestanti e volano.
Organizzatevi con guanti protettivi ed un contenitore per la raccolta.
Prima di mondarli ricordatevi di lavarli benissimo sotto l’acqua corrente ma sempre con i guanti per eliminare ogni traccia di spine, in quanto non vanno toccati con le mani nude. Solo dopo essere stati ben lavati possono essere toccati a mani libere senza pericolo di irritazioni.

Il SUCCO che si estrae dai suoi frutti possiede proprietà lassative e diuretiche, mentre le foglie, oltre a contenere fibre solubili e insolubili, sono ricche di minerali, vitamine e antiossidanti.

Le FIBRE del fico d’India favoriscono il senso di sazietà e consentendo così di evitare di sgranocchiare fuori pasto; inoltre, sono utili per assimilare meno grassi e zuccheri, controllando la glicemia nel sangue e il sovrappeso, e per favorire il transito intestinale.

Il FRUTTO del fico d’India contiene anche niacina (vitamina B3) che rallenta la trasformazione degli zuccheri ingeriti in glicogeno e quindi in grasso che si deposita nei famosi punti critici: pancia, fianchi e glutei.
I suoi frutti hanno proprietà’ anche disintossicanti.
I frutti freschi, oltre a contenere fibre snellenti, sono ricchi di vitamina C, potassio e magnesio.
Consumati regolarmente, facilitano la diuresi e favoriscono l’eliminazione dei calcoli renali; in più, contribuiscono a ridurre il colesterolo “cattivo”.

 

IMPORTANTE:
Il fico d’India contiene fibre solubili e insolubili che servono a controllare l’appetito, ridurre l’assimilazione di grassi e zuccheri e contrastare la stitichezza. Inoltre, consente di eliminare più facilmente il grasso addominale e i liquidi in eccesso.
Assunto mezz’ora prima dei pasti controlla l’appetito e permette di assimilare meno zuccheri e grassi. Inoltre, consente di evitare i picchi glicemici dopo i pasti causa di una iper-produzione di insulina che comporta un maggior accumulo di adipe.

USO MA NON ABUSO:
si puo’ assumere il fico d’India oltre che fresco ( ma va consumato in dosi limitate per evitare problemi di costipazione intestinale provocate dai suoi semini ) anche in capsule o compresse (2 compresse o capsule prima di pranzo e cena). In commercio si trovano anche sotto forma di sciroppo o il succo.

 

Il SUCCO e’ ottimo per vincere ritenzione, cellulite e sovrappeso.
Ricco di sali minerali e antiossidanti, il succo concentrato di fico d’India favorisce la produzione di sostanze antinfiammatorie che stimolano la diuresi e contrastano la ritenzione idrica e la cellulite.
È inoltre una fonte preziosa di opuntiamannano (mucillagini), al quale si deve la capacità di legare i grassi e gli zuccheri ingeriti, rendendoli così meno assimilabili per l’organismo, che li elimina senza trasformarli in adipe.

INDICAZIONI PER L’USO DEL SUCCO:
Per usufruire delle sue proprietà, sciogliere 10 ml di succo in una bottiglietta d’acqua da 500 ml da bere a sorsi durante la giornata, lontano dai pasti, per almeno un mese.

Noi ci siamo organizzati per la raccolta dei fichi d’India con Nonna Regina e Mario e voi?
Li conoscevate?
Sapevate di tutte queste molteplici proprietà’?
Scriveteci i vostri feed Back.

Buona giornata a tutti e buon relax.
Bacini

I MURR

Si ringraziano per le informazioni medico-scientifiche www.riza.it e wikipedia.


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