In un periodo come quello che stiamo vivendo dove in molti si lamentano della mancanza di regole, ideali e principi nelle nuove generazioni, voglio provi una domanda che sono certa andrà a suscitare reazioni diverse: cosa ne pensate di punizioni e castighi? Li trovate propedeutici all’educazione dei nostri bambini?
Capricci, pretese e prese di posizione sono tra le cause principali dei litigi. In qualche post fa avevamo parlato dell’egocentrismo nei bambini che, può essere in casi troppo estremi, ragione di sgridate e punizioni. È giusto che i bambini capiscano i propri limiti e i propri spazi d’azione e comprendano, soprattutto, che non tutto è dovuto! Questa è la prima regola.
Nel mio caso, prima stabilisco bene quali sono i limiti e per essere sicura che il bambino abbia compreso appieno me li faccio ripetere e rispiegare; a questo punto, inserisco un beneficio: “se starai a queste regole, otterrai quel qualcosa a cui tieni molto”. Dopodiché, se tutto va bene, ecco la sorpresa promessa, in caso contrario, dopo tre avvisi, scatta la punizione.
Non sono del parere, come pensavano i nostri nonni che “mazze e panelli fanno i figli belli” (“mazzate e pane fanno i figli belli”), ma, se qualche volta (non deve essere la regola) scatta lo sculaccione, non deve considerarsi come la fine del mondo.
Sono fermamente convinta che le piante si possano raddrizzare quando sono ancora piccole, quindi va prestata particolare attenzione all’educazione dei nostri figli che saranno gli uomini di domani.
La punizione deve servire a far capire che è stato commesso un errore senza dover generare nei bambini rabbia o terrore nei confronti dei genitori. In tal caso sono oltremodo controproducenti e potrebbero creare traumi e insicurezza nei bambini, soprattutto nella fase adolescenziale. Quindi, punizioni sì ma consapevoli e ragionate e, soprattutto senza traumi. Forse può apparire complicato sia a dirsi che a farsi, ma è da tenere sempre ben a mente.
Ricordatevi che, inoltre, conta tantissimo la nostra convinzione e la necessità, sia volte a malincuore di mantenere fede a quanto si è detto: se avete vietato di guardare la televisione perché non sono stati fatti i compiti, non lasciatevi impietosire da un pianto o un capriccio ma siate decisi e inflessibili altrimenti il messaggio che andrete a trasmettere è quello di debolezza. La promessa di un premio in caso di non infrazione delle regole deve essere mantenuta come, allo stesso modo, il “no” deve rimanere tale.
Coerenza è una parola d’ordine fondamentale nell’educazione. Costanza nell’insegnamento dei diritti e doveri, costanza nel portar avanti gratificazioni e punizioni e costanza nel rendere i nostri figli degli ottimi adulti in grado di interfacciarsi con una società sempre più complessa. Ricordatevi: l’insegnamento dei valori fondamentali e la loro conoscenza, oltre a non passare mai di moda, non rappresentano un motivo di vergogna, anzi!
Mi piace raccontare di quando mia nonna voleva insegnarmi a fare le pulizie e mi ha così spiegato che andava tolto tutto quello che c’era sulla mensola, dopodiché andava spolverata e poi dovevo rimettere i vari soprammobili. Io, convinta di essere più furba di lei, mi limitai a pulire spostando semplicemente indietro tutte le cose e spolverando, così solo la parte più visibile, quella davanti. Mia nonna, quando se ne accorse si arrabbiò tantissimo perché avevo infranto i nostri patti e perché si è sentita presa in giro così, con una reazione istintiva ha buttato per terra tutte le cose che stavano sulla mensola! Credetemi, da quella volta quando mi veniva chiesto di spolverare lo facevo con cura chirurgica!
Voi cosa pensate a proposito delle punizioni? Le applicate o preferite lasciar correre?
Aspetto i vostri commenti!
Alla prossima!
Tata Rox
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