APPARECCHIO SI O APPARECCHIO NO?

Il tema di oggi, in ambito di prevenzione e cura dei problemi della bocca in età infantile, vede un argomento di grande richiesta:

Quando si mette l’apparecchio? e perché ?

Ricordiamo come sempre che da svariate puntate stiamo facendo un interessante percorso nel labirinto della prevenzione dentale dei bambini, accompagnati dal nostro esperto di odontoiatria infantile dr. Gaetano de Nicolo, titolare del centro Omniadent di Milano.

Vi elenchiamo di seguito i link delle puntate precedenti per chi ancora non le avesse lette oppure volesse approfondire tematiche specifiche.

http://www.imurr.com/la-prevenzione-a-6-anni/

http://www.imurr.com/la-prevenzione-orale-dai-3-ai-6-anni/

http://www.imurr.com/i-denti-dei-nostri-bimbi-la-prevenzione/

http://www.imurr.com/22037/http://

www.imurr.com/istruzioni-per-la-prima-visita/

http://www.imurr.com/come-preparare-il-nostro-bimbo-alla-prima-visita-dal-dentista/

Anche noi come tutti i genitori, vorremmo il massimo per MARIO, e le ricerche nel benessere che siamo soliti fare, ci hanno portato a conoscere interessanti informazioni che vi doneremo, grazie all’aiuto del dr. de Nicolo, curante del nostro cucciolo, al quale oggi faremo alcune domande.

Qual’è l’età in cui si valuta la necessità di mettere l’apparecchio?

La valutazione dei disallineamenti dentali può partite molto presto. A seconda del problema che ci troviamo di fronte possiamo avere alti indici di necessità di trattamento precoce, e quindi avere bisogno di intervenire presto, (intorno ai 5 anni) oppure incontrare problematiche sfumate che possono essere rivalutate più avanti, (in fase adolescenziale).

Come già descritto in precedenti puntate, la visita del bimbo dai 3 anni in avanti è utile per intercettare eventuali componenti genetiche, oppure, funzioni o parafunzioni alterate che possano comportare la modifica strutturale della bocca già dai 3 anni!

Quindi ribadisco che la visita precoce del bimbo è strategica per una buona prevenzione anche strutturale della bocca, poichè possiamo con semplici indicazioni, influenzare in modo significativo l’evoluzione di una malocclusione (chiusura non corretta dei denti) evitando magari terapie ortodontiche (apparecchi) per migliorare la chiusura della bocca.

Come si valuta la bocca di un bimbo a 3 anni?

Si fanno valutazioni su diversi piani, ovvero si valuta la genetica, andando ad intercettare eventuali difetti di occlusione geneticamente trasmessi dai genitori, oppure abitudini viziate, come l’uso non corretto del ciuccio o del dito che possono comportare difetti strutturali, oppure si possono fare valutazioni osteopatiche che intercettano quelli che tecnicamente vengono definiti traumi strutturali sul cranio, potenzialmente legati ad un malposizionamento del bimbo durante la gestazione o durante un parto complicato, che possono comportare un malposizionamento dentale.

Lo sviluppo della bocca è un sistema complesso che richiede un approccio multidisciplinare, ovvero, ci vuole una visione clinica allargata, poichè se no si potrebbe correre il rischio di correggere solo gli effetti di un problema la cui causa andrebbe ricercata altrove. Sarebbe come cercare di curare un mal di denti con i farmaci senza curare la carie essendone la causa specifica.

E quindi quando si iniziano ad allineare i denti storti?

Ci sono diversi momenti di crescita in cui si valutano diversi aspetti che possiamo sintericamente descrivere in questo modo:

– Dai 3 ai 5 anni: facciamo valutazioni preventive coadiuvanti uno sviluppo armonico del cranio e quindi anche della bocca che, non dimentichiamoci, sta nel cranio.

– Dai 6 ai 10 anni: possiamo effettuare terapie ortodontiche (con apparecchi) che vadano ad influenzare non tanto la posizione dei denti, quanto la struttura scheletrica del bimbo sui 3 piani dello spazio. In questa fase di crescita non ci interessiamo dei denti dritti, bensí di preparare un terreno adeguato per i denti permanenti che usciranno completamente più avanti.

– Dagli 11 anni ai 20: possiamo allineare correttamente i denti, soprattutto avendo fatto una corretta preparazione come specificato sopra.

Come possiamo noi genitori accorgerci che qualcosa non va?

Anche se non possiamo delegare ai genitori la diagnosi di un problema dentale o scheletrico nel bimbo in fase di crescita, possiamo dare alcuni semplici consigli:

1-  Se voi genitori avete avuto da piccoli necessità di portare un apparecchio per svariati motivi, ATTENZIONE, potrebbe averne bisogno anche il vostro bimbo.

2- Se la mamma ha avuto una gestazione o un parto complessi, fate una visita da un osteopata esperto di infanzia, già nelle settimane successive alla nascita.

3-  Se volete guardare la bocca dei vostri bambini, semplificando l’intercettamento di una chiusura sbagliata, potete immaginarla come se fosse una pentola con il coperchio, la cui pentola è la mandibola, ovvero l’arcata inferiore della bocca e il coperchio è il mascellare ovvero la parte superiore della bocca, dove il coperchio deve chiudere la pentola in modo uniforme e corretto su tutti i lati. Se vedrete un coperchio piccolo o troppo grande rispetto alla pentola, ecco che il vostro bimbo potrebbe necessitare di una valutazione più approfondita.

Potrete trovare ulteriori informazioni ed immagini nel mio sito: www.omniadent.com andando nell’area bambini e sul percorso “ortodonzia e ortopedia dento-facciale” e succesivamente “occlusione e malocclusioni”.

Per concludere, vorrei aggiungere che l’essere umano è una struttura unica e come tale va considerato sempre nella sua complessità e non come parti separate come se parlassimo di un’automobile.

Questo ci aiuta a sviluppare terapie sempre più individuali e mirate verso la cura delle cause delle patologie, anzichè limitarci a curarne i soli effetti.

Speriamo che anche oggi abbiate, come noi, potuto prendere informazioni utili per i vostri bimbi.

Vi ricordiamo che se voleste richiedere degli approfondimenti o esprimere domande specifiche al dr. de Nicolo, non esitate nel farlo sia qui su questo blog che sulla nostra pagina ufficiale di fb I MURR official.

Continuate a seguirci.

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