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Quel sapore un po’ retrò – L’intramontabile passione per il vintage

Blog / May 11, 2015

Quante volte, delusi dalla volgarità e dal vuoto di valori dei tempi moderni, ci siamo detti: “ Avrei voluto vivere in unʼaltra epoca! “ ? Il fascino – nonché la nostalgia – per il passato sembrano essere una prerogativa dellʼera postmoderna che nelle arti, come in altre forme di espressione, non fa che rielaborare e rivisitare ossessivamente quanto creato in precedenza.

E così è nella moda, che anno dopo anno ripropone ciclicamente stili dei passati decenni del Novecento. Abbiamo visto rinascere in passarella gli anni Venti, così come ripetutamente affermarsi per la gioia di tante collezioni dal mood tutto anni Cinquanta / primi Sessanta.  Nella Haute couture come nella moda low cost.

Per non parlare di mercatini, negozi e fiere del Vintage che anche in Italia si stanno diffondendo e acquisendo sempre più popolarità. I capi esposti e proposti fanno sognare, ma sorge spontaneo chiedersi quanto siano portabili oggi, senza sembrare appena usciti da un party a tema o da una festa di Carnevale. Inoltre, il punto vita di certi abiti o gonne degli anni ʼ50 fa rabbrividire da tanto è ridotto. Rassegnate, ci risparmiamo lʼimbarazzo della lampo che non sale e ci diciamo che forma e proporzioni del corpo erano diverse, il taglio era sartoriale e quindi su misura della cliente e guaine o bustini facevano miracoli…

Ma recuperiamo la speranza di essere retrò chic con classe, quando capitiamo di fronte ad un tubino nero, a un abito a sacchetto bicolor o uno a trapezio, oppure scoviamo un cappottino doppiopetto rosso o color pastello dai grandi bottoni ton sur ton o a contrasto: possiamo star pur certe che, sia il nostro un punto vita 60 cm o no, quel capo sarà accessibile nelle misure e nella portabilità a chiunque, facendo da passepartout per ogni occasione.

Sarà anche per questo che gli anni ʼ60 sono così favolosi e sempre attuali? Jackie Kennedy , Doris Day, Audrey Hepburm o Mary Quant ne sono state ambasciatrici in fatto di moda, ciascuna col proprio stile nellʼarco di tutto il decennio: dal little black dress alla mingonna, le lunghezze si accorciano, i volumi si rivoluzionavano anno dopo anno, in concomitanza con le evoluzioni e, è proprio il caso di dirlo, le rivoluzioni socio-culturali che si sono verificate solo in quel decennio, che hanno toccato dagli Stati Uniti allʼEuropa, classi sociali, generazioni e categorie, come le donne. Dal maschilismo imperante, che le voleva eleganti, cortesi, istruite ma non troppo, premurose casalinghe, madri e mogli, allʼemancipazione e lʼaffermazione dei diritti e delle scelte individuali, anche in fatto di moda, dove, in una crescente libertà dalle costrizioni dellʼintimo e dallʼingombro delle crinoline, come abbiamo detto, la scelta è ampia.

Un promemoria dei pezzi più cool dellʼepoca? Oltre ovviamente a trarre ispirazione dai grandi classici, come Breakfast at Tiffanyʼs, o dalle divertenti e coloratissime mises di Doris Day nei film da lei interpretati con Rock Hudson o Cary Grant, possiamo immergerci nelle atmosfere più british dei swinging sixties con la modella Verushka, che interpreta se stessa nel film di Antonioni, Blow Up, o il fotografo Richard Avedon che nei suoi celebri scatti immortala, tra le altre stars, Twiggy, in volo..

Pochi anni fa al cinema è uscito The Help; sul piccolo schermo ci sono invece due serie televisive ambientate negli anni ʼ60, che sono una vera e propria fonte di ispirazione per tutti gli amanti dello stile vintage: Mad Men e Pan Am. Le loro costumiste e designers, rispettivamente Janie Bryant e Ane Crabtree hanno contribuito grazie allʼaccuratezza filologica con cui hanno creato ogni look, a ricostruire in modo efficace quelle atmosfere.

Ma tornando alla realtà, fuori dallo schermo, è bene ricordare che non viviamo in uno di quei set e che quindi il nostro desiderio di un look sofisticato dal sapore retrò dovrà essere contenuto e studiato, magari con pochi pezzi dʼepoca combinati con capi attuali. E così, ad esempio, perché non puntare sugli accessori, scovando nei vari mercatini, bellissimi e poco costosi grandi orecchini a clip di forma geometrica, di colore bianco, rosso o pastello, che riportano motivi grafici, o recuperare dal guardaroba della nonna maxi cinture, fasce, cerchietti o semplicissime perle, munirci di eyeliner nero e di un paio di decolletès di vernice?

Per gli uomini invece cravatte sottili, pantaloni dalla vita più alta rispetto a quella attuale, bretelle, papillon anche colorati e per chi indossa gli occhiali, montature nere squadrate, capelli fissati da un poʼ di gel con la riga da una parte, e il gioco è fatto.

Buon divertimento!

Bacini

I MURR

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