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Quest’estate il rosso non va di moda…

Beauty / May 15, 2013

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Bene, siamo alle prime giornate di sole, c’è aria di vacanza e voglia di essere abbracciati e coccolati dai raggi solari!! Giustissimo, ma come già detto, il rosso-ustione non è suggerito per l’estate 2013..non solo perchè non si abbina facilmente, ma perchè è un grande segno visibile di un grande danno causato alla nostra pelle: l’organo che vive, respira e ci protegge consentendoci la vita…forse si merita più attenzioni di un cappotto Gucci..no??

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Cos’è l’abbronzatura?

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L’abbronzatura, oltre a quel colorito bruno ambrato che vi fa sembrare più belli e rilassati, è a tutti gli effetti la difesa che il nostro corpo attua quando è colpito dai raggi solari: produce cioè un pigmento chiamato melanina che ci protegge dai raggi UV che raggiungono gli strati profondi dell’epidermide, scurendosi. Dalla quantità e dal tipo di melanina prodotta dipende il grado della nostra abbronzatura.

Purtroppo la difesa che il corpo riesce ad attuare e contrapporre a un’eccessiva e repentina esposizione al sole, a cui noi lo sottoponiamo, può risultare insufficiente, generando veri e propri traumi e danni: eritemi e scottature (anche accompagnati da vesciche), il sempre sottovalutato invecchiamento della pelle e macchie solari fino all’aumento delle probabilità di sviluppare un tumore della pelle.

Cos’è il Fototipo:

Quella serie di caratteristiche genetiche che influenzano la predisposizione alla comparsa di eritemi e scottature e il “livello” di abbronzatura che la pelle è in grado di produrre.

Non siamo tutti uguali davanti al sole, insomma. E queste considerazioni sono fondamentali per mantenere un rapporto sano con la fotoesposizione, perché ci aiuta a regolare tempi e modi dell’esposizione, per conquistare un’abbronzatura sana e nel rispetto della nostra pelle.

Il fototipo viene definito dal colore della pelle, dei capelli, dalla predisposizione alla comparsa di eritemi e dall’attitudine all’abbronzatura. Particolarità, quindi, che sono di fatto geneticamente programmate.

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Per evitare che il sole diventi nemico della nostra pelle:

  1. Applicare la crema solare prima di uscire, fin dal mattino, e rinnovare frequentemente l’applicazione, in particolare dopo ogni bagno prolungato

  2. Per le prime esposizioni, non prendere più di tre quarti d’ora di sole al giorno (20 minuti al sole intenso). Oltre questo limite, i melanociti sono saturi e non producono altra melanina. Dopo i primi giorni, si può aumentare progressivamente la durata dell’esposizione, senza dimenticare di proteggersi

  3. Applicare il prodotto solare anche quando la pelle è già abbronzata, eventualmente riducendo gradatamente il fattore di protezione. Anche le pelli con fototipo scuro hanno bisogno di protezione: anche se non si arrossano, subiscono ugualmente gli effetti a lungo termine di un’esposizione scorretta, come l’invecchiamento precoce della pelle

  4. Evitare di esporsi tra le ore 12 e le ore 16. In questo momento della giornata, l’irraggiamento solare è all’apice della sua intensità

  5. Non esporre i bambini inferiori ai 3 anni durante le ore di irraggiamento più intenso. Nelle ore di irraggiamento meno forte, applicare un prodotto resistente con un alto indice di protezione. La nostra pelle mantiene traccia di tutti i raggi ricevuti durante l’infanzia: maggiore è la quantità, maggiore è il rischio di comparsa di tumori in età adulta

  6. Non dimenticare che i colpi di sole non si prendono solo sulla spiaggia.

Qualunque sia l’attività all’aria aperta, un’escursione in bicicletta, una passeggiata, ecc. è sempre opportuno proteggersi con un trattamento solare

  1. Attenzione alle circostanze che aumentano il rischio o riducono la percezione del pericolo: altitudine, cielo leggermente nuvoloso, superfici riflettenti (neve, sabbia, acqua), vento fresco

  2. Indossare cappello ed occhiali da sole con lenti omologate, in grado di filtrare gli UVA e gli UVB (etichetta CE). Proteggere inoltre i bambini con una maglietta asciutta: una maglietta bagnata lascia filtrare gli UV

  3. Asciugarsi bene dopo ogni bagno. L’effetto specchio delle goccioline favorisce i colpi di sole e riduce l’efficacia dei prodotti di protezione anche se resistenti all’acqua

  4. Bere molta acqua e spesso. Il sole disidrata in profondità il nostro corpo. Prestare particolare attenzione alle persone anziane, che hanno una sensazione di sete ridotta, ed ai bambini piccoli, che hanno più bisogno d’acqua ed una termoregolazione meno efficace

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Una buona crema solare quindi, consentirà di raggiungere un’ abbronzatura in linea con il proprio fototipo, graduale, uniforme ma soprattutto sicura e senza danni: un’abbronzatura di QUALITA’ che preserverà la vostra pelle da potenziali danni a breve e a lungo termine…che preserverà LA VOSTRA BELLEZZA!!

Da sapere che la dicitura “schermo totale” è stata eliminata per legge dal 2008 perché genera l’errata convinzione che una volta applicata ci si possa esporre al sole come e quanto si voglia. Dal 2008 le norme europee hanno anche uniformato le varie scale di fattori protettivi, indicando come il più elevato quello 50+. Le norme stabiliscono che le creme con fattore di protezione inferiore a 6 non possono essere considerate vere e proprie creme solari ma semplici creme idratanti

Generalmente le creme solari durano 12 mesi dall’apertura, se conservate in modo ottimale; ma dal momento che le lasciamo aperte nella sabbia e sotto il sole, potrebbero anche durare meno. Non è quindi consigliabile l’utilizzo della crema solare dell’estate scorsa.

ALCUNE FALSITA’:

  • le lampade UVA, oltre a favorire l’invecchiamento della pelle, stimolano soltanto la melanina superficiale e il loro effetto sulla pigmentazione curtanea è transitorio e quindi non tale da offrire una protezione efficace in occasione di una successiva esposizione al sole

  • gli integratori alimentari non sostituiscono in nessun caso la protezione solare, possono rinforzare i meccanismi di difesa cellulare

  • l’autoabbronzante agisce sul colore della pelle, ma non la proteggono

  • NON SCORDARE MAI CHE I RAGGI UV:

  • attraversano nuvole, ombrelloni e abiti leggeri

  • penetrano in acqua fino al 95%

  • sono capaci di raggiungere la retina degli occhi provocando gravi danni

QUAL E’ LA PROTEZIONE SOLARE CHE FA PER TE??

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La Leti


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