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PILLOLE DI GUSTO, CONSIGLI DI STILE ANCHE A TAVOLA: LA PORCELLANA.

Blog / Home Slider / Lifestyle / January 26, 2016

Siete stati in molti a chiederci da dove arrivano i corredi di Indira per l’ora del tè, dai piattini alle tazzine. Oltre a qualche antico cimelio di famiglia, molto proviene da un minuzioso lavoro di ricerca della nostra foodhunter che ci racconta qualcosa di più su questo prezioso materiale, la PORCELLANA.

Apparsa per la prima volta in Cina, durante la dinastia Tan, arriva dopo secoli in Europa attraversando l’impervia via della seta e divenendo un vero e proprio mito attraverso le parole di Marco Polo.

Ancora oggi mantiene quel suo appeal che è in grado di trasformare il valore di utensili e arredi.

Comperare nei mercatini dell’usato permette di avere tante cose belle a poco prezzo – imparare ad abbinarle in modo meraviglioso tra loro è un’arte che va imparata e praticata…ci ha confessato Indira, la cui collezione di porcellane proviene dai mercatini di tutta Europa.

Ma come riconoscere la vera porcellana e capirne il valore?


Tralasciando le decorazioni, appetibili o meno in base al proprio gusto, esistono vari tipi di porcellane.

Prima fra tutte la BONE CHINA, una varietà di porcellana nota per la sua altissima resistenza che intorno al 1800 aveva in aggiunta all’impasto, cenere di ossa di animali, additivo che  conferiva una particolare traslucenza, bianchezza e resistenza a questo nuovo tipo di porcellana che diventava, per la prima volta, resistente alle crepe. 

Josiah Wedgwood, fondatore dell’omonima manifattureria inglese, per sottolineare questa sua proprietà ha persino portato avanti un curioso esperimento, dimostrando come 4 o 6 tazzine da caffè in Bone China possano sopportare il peso di una Rolls-Royce, senza rompersi!

In questo periodo, prima di questa scoperta, le porcellane inglesi a contatto con liquidi bollenti erano infatti soggette a creparsi. È tipico dei servizi da tè dell’epoca avere un piattino profondo, a coppetta: si versava il latte freddo nella tazzina, si aggiungeva il tè e si versava prontamente nel piattino a coppa, da cui veniva bevuto. Tutto questo allo scopo di evitare che la porcellana si rompesse per il calore.

Altri prestigiosi marchi inglesi quali Royal Worcester, e Royal Crown Derby usano porcellana Bone China.

 

Meno pregiata ma sicuramente più diffusa tra i nostri mercatini è la bianchissima PORCELLANA CINESE tradizionale che a partire dal 1753 fino a dopo la Rivoluzione Francese, era siglata con una lettera corrispondete all’anno di fabbricazione. Dunque prima di acquistare, è bene guardare sul retro o su fondo della stoviglia desiderata.

 

Infine quella proveniente da Limoge, conosciuta fin dal Medioevo per essere la capitale della ceramica francese. Nel 1800 il numero di fabbriche di porcellana di LIMOGES si moltiplicò dando lavoro alla maggioranza della popolazione del dipartimento dell’Alta Vienne ed esportando principalmente dei centri di Alcora, Amsterdam, Copenhagen, Dresda, Londra, Zurigo e San Pietroburgo.

Queste recano tutte un marchio verde cromo « Limoges France » associato alle iniziali o al simbolo che permettono di identificare il singolo fabbricatore e risalire dunque all’anno di produzione.

 

Si ringrazia www.CasadePerrin.com

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3 Comments

on January 26, 2016

Io avrei aggiunto le meravigliose porcellane ungheresi herend! ?

    on January 27, 2016

    Hai ragione. Le aggiungiamo grazie per la dritta!



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