Amiamo partecipare alle Fashion Week di Milano, come a quelle di altre città meno sotto i riflettori, ma che si stanno mettendo in luce ogni anno di più per le proposte in passerella, come Berlino, Lisbona e Porto, Tel Aviv. Ci piace infatti non solo veder sfilare i brand già affermati da decenni, i grandi classici del fashion design, le grandi case di moda internazionali, ma scoprire nuovi talenti, fare il punto sulla giovane creatività italiana, europea o che viene da Paesi lontani, ma che sempre più stanno influenzando i trend occidentali, come il Sud Corea e il Giappone.
In occasione della Settimana della Moda milanese abbiamo avuto modo di assistere ad alcune sfilate di nuovi talents, che abbiamo scoperto o avuto modo di ritrovare,come Carlos Gil,dopo averlo già ammirato lo scorso anno durante la Portugal Fashion Week.
4 Talents, 4 storie, 4 modi di raccontare la donna del prossimo Autunno – Inverno.
Due di loro si sono ispirati al mondo del cinema. Il primo, Gianluca Capannolo, stilista neo-associato alla Camera Nazionale della Moda Italiana, ad un classico del cinema dell’età d’oro di Hollywood, “Donne” di George Cukor. Un film che racconta un universo tutto al femminile, un universo composito e complesso, fortemente emancipato, che Capannolo riunisce e rende coerente con il suo tocco sartoriale geometrico, rigoroso ed essenziale, ma anche prezioso nella scelta dei tessuti. Il risultato è un mix di day wear in versione hautecouture (o viceversa) con influenze army style e ‘60s. Imperdibili i tweed lavorati a effetto tricot, i double bicolore , i tessuti effetto maglia. Interessante nel rigore geometrico dei capi la corrispondenza tra forma e colore: il quadrato è blu, il cerchio è khaki, il cono è rosso/fucsia, il trapezio è in bianco e nero. Collezione promossa a pieni voti.
Sempre legato al mondo del cinema, ispirandosi addirittura a due film, è Alberto Zambelli. Da una parte alla figura di Maria Altmann, nipote di Gustav Klimt, nella vienna degli anni ’40 nel pieno della Secessione in “The woman in gold”, dall’altra alla storia del pittore Einar Wegener in “The danish girl”, ambientato nella Copenaghen anni ’20. Maschile e femminile si fondono insieme, come l’oro e il cipria ai toni più scuri e decisi, il mood romantico a quello militare. Il richiamo a Klimt è chiaro negli effetti art nouveau tra mosaici, ori e geometrie, figure allegoriche che si fanno elementi decorativi. Le Eteree trasparenze del tulle si alternano a tweed maschili.
Il nome Carlos Gil ci è invece famigliare (e anche chi ci segue regolarmente sul nostro blog), dopo che abbiamo già avuto modo mesi fa di vedere il suo talento in passerella tra Milano e Lisbona. Anche con questa collezione ci ha convinti. Gil, originario del Mozambico, ma laureato in Design della Moda in Portogallo, dove ha proseguito la sua carriera di stilista, ricevendo non pochi riconoscimenti a livello nazionale e internazionali, ricerca la bellezza in ogni sua forma. Eclettismo è la parola chiave che contraddistingue la collezione A/I 2016-2017: mix raccoglie e fonde pattern, colori, texture e stili differenti, dando vita a un look nuovo ed elegante. Ne nascono combinazioni inusuali con referenze vintage, tagli puliti e dettagli sportivi, definiscono un look sporty chic. Impregnate di un’anima retrò, le silhouette fanno leva su una moda contemporanea romantica e casual. Il mood sofisticato di questa stagione è rivelato all’interno di un’atmosfera da pigiama party, in cui le camicie da notte, caratterizzate da glitter e texture definite, divengono i nuovi must have. Giacche, cappotti, bluse, maglioni e gonne a portafoglio declinate in tessuti brillanti e artigianali ridefiniscono gli elementi della nuova estetica di Carlos Gil, fatta di un’eleganza eclettica e stimolante. L’uso del colore crea armonie cromatiche, visuali tra linee e colori e sensoriali e mood sospesi tra innocenza e seduzione, austerità ed eleganza. Il mistero, potere ed eleganza del nero caviale; la calma, lealtà, saggezza e sicurezza del blu navy; l’innocenza, purezza e perfezione del bianco marshmellow; l’ottimismo, gioia ed energia del giallo senape.
Sbarca dal Paese del Sol Levante Atsushi Nakashima, lo stilista giapponese vincitore del concorso internazionale DHL Exported. Grazie a questo progetto, ideato da DHL in collaborazione con IMG Fashion, la collezione di Atsushi sarà sulle passerelle della Fashion Week di Milano per due stagioni. L’iniziativa consente ai quattro vincitori di accrescere la propria notorietà e visibilità all’estero, grazie alla possibilità di sfilare per due stagioni consecutive in una delle quattro piazze più importanti nel mondo della moda: New York, Milano, Londra, Tokyo. I designer sono inseriti nei calendari ufficiali delle manifestazioni e ricevono il finanziamento completo di due sfilate, dalla produzione al trasporto delle collezioni.
In passerella una celebrazione del connubio tra cultura tradizionale ed elementi moderni, come la ricerca tecnologica nei tessuti. Dal neoprene, knitwear e spugna che, sovrapposti, che creano un tessuto con proprietà tematiche, all’ultrasuède,un faux suède dalle fibre ultrasottili per drappeggi morbidi ed eleganti. Stampe digitali di pattern su seta per un effetto a metà tra bellezza naturale e avanguardia tecnologica. Non manca nemmeno l’uso della stampante in 3D con tecnologia cut sphere per realizzare sandali e bracciali. Affascinante.
Bacini
I MURR
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