
Le ha riunite un noto brand curvy italiano per farle incontrare, conoscere, confrontarsi e rivendicare il loro spazio, non certo ristretto, perché parliamo di donne curvy, orgogliose di esserlo e di parlarne, visto che erano tutte blogger, curvy fashion blogger da tutto il Mondo.
Sono stanche, come noi e tanti di voi da tempo, di parlare di moda e di taglie, comode e non fashion, di abiti grandi e mortificanti nella femminilità, diritto di ogni donna, di qualunque forma e misura essa sia.
Come loro siamo d’accordo sul fatto che tutte desiderino e debbano avere la possibilità di vestirsi, amarsi e valorizzarsi al meglio, senza subire discriminazioni di taglia. Perché in fondo è così che il fashion system continua a caratterizzarsi e a dividersi, visto che il problema della fasce di prezzo si sta sempre più ridimensionando con il livello sempre più alto dei capi proposti dai brand di fast fashion: il discrimine sta in ciò che è fashion, che ha un range di taglie ridotto e limitato entro la 46, pensato solo per certi tipi di donna, spesso idealizzata secondo rigidi canoni estetici ben precisi, ma non sempre reali, e il grande mondo delle taglie forti (o “comode”) che servono invece a coprirsi. Per cui, chi non entra in quel range di taglie privilegiate, a fatica potrà sentirsi rispecchiato magari nel proprio gusto, stile e femminilità.
Ciò di cui si è discusso durante il meeting delle curvy blogger è stato anche l’approccio mentale dei brand e in generale del mondo dei media all’ossessione per la magrezza, il dimagrimento, legati all’inseguimento della bellezza…perché questa è ormai l’opinione diffusa: MAGRA = BELLA.
Ci hanno insegnato che, se non troviamo nulla di carino da indossare nella nostra taglia, è perché siamo noi quelle “sbagliate”» – dice una delle blogger – e quindi non belle.
Qualcosa in Italia e nel mondo sta cambiando, ne è una prova questo meeting, testimonianza di tanti curvy blog esistenti in rete, o il primo “Curvy Pride” di qualche mese fa svoltosi a Bologna, la sezione curvy di Vogue, i casting di modelle, la missione neworkese di Giorgia (ricordate? http://www.imurr.eu/post.aspx?pid=10674)o la tradizionale Plus Size Fashion Weekend che si è tenuta a San Paolo del Brasile, che risponde in modo deciso alla dittatura della taglia Zero, in cui i valori perseguiti dagli stilisti sono eleganza, praticità e sensualità.
Come hanno detto le blogger, quella da sradicare è la rassegnazione di tutte le donne che non corrispondono ai canoni estetici e che si sentono quindi relegate ai margini della moda, dello stile, pensando di dover rinunciare al sogno di sentirsi e potersi vedere belle.
C’è ancora molta strada da fare, ma noi, come tutte le blogger pensiamo che insieme, parlandone, facendo sentire la voce di tutte voi, le cose potranno cambiare veramente.
E voi come vivete la questione? Vi sentite personalmente coinvolte? Come pensate che la moda dovrebbe evolversi? Avete riscontrato dei cambiamenti di proposta e di mentalità rispetto al passato?
Vogliamo sentire anche la vostra voce!
Bacini
I MURR
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