Tutto ruota intorno a te…o no?

Vi è mai capitato che maestre o amiche apostrofassero il vostro bambino come EGOCENTRICO?

Oggi voglio condividere con voi una mia riflessione proprio in merito a questo tema che riguarda da vicino molti bambini che diventeranno poi gli uomini e le donne di domani.

Tappa normale e sensata nello sviluppo di un bambino, l’egocentrismo riguarda i primi anni di vita del piccolo che impara a dire “mio”, “io” e “no” stabilendo una propria autorità. Le attività di gioco, in questa fase, sono per lo più solitarie e incentrate sulla soddisfazione di bisogni sostanzialmente personali.

Mi capita spesso di raccontare ad alcune  mamme che i loro bambini non si sono comportati bene e loro, dopo aver parlato con i figli mi rispondono quasi sempre: “Sì, è vero ma anche il suo amico non si è comportato bene!”

Ma dove sono finiti gli insegnamenti dei nostri genitori del: “Ognuno pensi per sé?”

Quante volte mio figlio Gabriele si lamenta del fatto che i compagni abbiano qualcosa in più rispetto a lui e la mia risposta è sempre la stessa: “tu non avrai quelle cose ma ne hai delle altre!”

Concedere tutto e subito non significa necessariamente che i nostri figli smetteranno di far richieste ma, anzi, al contrario, non impareranno a dare la giusta importanza alle cose. 

Insomma, penso che ogni bambino deve fin da piccolo assumersi le proprie responsabilità!
Come sapete, mi piace citare le frasi storiche della mia nonna e lei ha sempre detto: “ MEGLIO UNA VERITÀ AMARA CHE UNA BUGIA DOLCE”.

Rendiamo i nostri figli responsabili altrimenti cresceremo dei bambini che non avranno né ideali, ne convinzioni proprie. Scene come quella che abbiamo visto riportata sui giornali tempo fa, quella delle due ragazze che si picchiavano mentre gli altri stavano immobili a fare le riprese con il cellulare, sono frutto di errori di questo tipo.
Come al solito, non va fatta di tutta l’erba un fascio ma penso sia fondamentale insegnare ai nostri figli che non tutto gira intorno a loro!
Dare un’opinione o una risposta diversa da quella degli altri genitori non significa per forza che questa sia sbagliata! Quindi, se ci viene chiesto un qualcosa del quale non siamo fermamente convinti, non dobbiamo aver paura a dire “no” anche se dovesse essere l’unico rispetto a tanti “si” pronunciati da altri genitori . E se la nostra presa di posizione dovesse urtare la sua sensibilità in un primo momento, lo abituerà alle tante porte chiuse che incontrerà durante la crescita insegnandogli ad accettare le sconfitte e andare avanti senza pensare che tutto gli sia dovuto e, sicuramente, vivendo meglio.

La mia riflessione finisce qui e, ora, sono curiosa di leggere le vostre opinioni!

Alla prossima!
TATA ROX