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TREND – SPECIALE CONTAMINAZIONI SPORTYchic

Blog / November 15, 2013
Tutti ne possediamo almeno un paio. Le abbiamo sempre avute. Al punto che non ricordiamo neanche più quando le abbiamo indossate per la prima volta. Pensateci… le sneakers, bellezze!!! Partiamo dai loro primi passi nella storia per arrivare alle proposte più chic e visionarie del momento. Non solo sneakers, naturalmente. Vi mostreremo una selezione di accessori sportivi ricercati e sfacciatamente irriverenti. Per tutte le donne ironiche e libere da cliché.
Un po’ di storia. Il nostro viaggio nel passato inizia dagli antichi Greci. Si narra che gli atleti delle Olimpiadi indossassero particolari calzature adatte a compiere i giochi. Molto più tardi, gli indiani si spalmavano la pianta dei piedi con il lattice ricavato dalla corteccia del caucciù. Nel XVIII secolo, in Inghilterra, comparvero le scarpe leggere con una buona aderenza al terreno. Che un secolo dopo furono ulteriormente “alleggerite”, nella loro composizione, per consentire una maggiore velocità. Erano, però, in cuoio e quindi non impermeabili. Nel 1832, in America, Wait Webster brevettò un processo secondo il quale le suole in gomma potevano essere attaccate alle scarpe. Poco dopo, Charles Goodyear, noto per la vulcanizzazione della gomma e per la Goodyear a lui intitolata, scoprì come rendere la gomma elastica e resistente. Arrivarono le scarpe con suola in gomma per il cricket. Poi le plimsoll. Scarpe in tela che sui lati avevano una striscia di gomma che ricordava la linea di galleggiamento sulle fiancate delle navi, ideata da Samuel Plimsoll.
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Da lì a poco avrebbero preso il nome di sneakers. Perché potevano consentire movimenti silenziosi e furtivi, come quelli dei ladri. “Sneak” significa: agire furtivamente. Con la crescente popolarità degli eventi sportivi, Spalding iniziò la sua storia con la progettazione di scarpe da ginnastica con rinforzo sul tallone e suola in gomma. Arriviamo al 1917, anno di nascita delle mitiche Converse All Star. Che dovranno la loro fortuna al cestista Chuck Taylor.
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Nel secondo dopoguerra esordiscono Adidas e Puma, fondate rispettivamente da Adolf Dassler e suo fratello Rudolph. Negli stessi anni, la Tiger di Kihachiro Onitsuka diventa nota al mondo, grazie ad un giovane atleta giapponese che, dopo aver vinto la maratona di Boston, le mostra orgogliosamente ai fotografi.
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Ed è proprio negli anni ’50 che le sneakers diventano un must, al di fuori dello sport. Sono il simbolo della gioventù ribelle che un affascinantissimo James Dean indossa abitualmente, sul set e nella vita di tutti i giorni.
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Negli anni ’60-‘70 impazzano le All Star. Al punto che “qualcuno” decide di indossarle anche il giorno del suo matrimonio. È Mick Jagger.
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In questo periodo, precisamente nel 1967, nasce la Nike che sarà il più grande produttore di scarpe sportive. Della storia.
Negli anni ’80 le sneakers si muovono al ritmo dell’aerobica e del jogging. Si differenziano e si specializzano sulle nuove frontiere dello sport. Sono ai piedi di tutti gli americani.
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Di anno in anno, stagione dopo stagione, le sneakers continuano il loro cammino con quella componente di ribellione che non si è mai spenta. Pensate alle recentissime creazioni di Isabel Marant. Così ribelli da essere le “più alte”, grazie al rialzo interno. A lanciarle è stata Beyoncé nel video di Love on top.
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Inizialmente guardate con sospetto per il loro aspetto massiccio, ora sono le preferite delle fashioniste di tutto il mondo. Sono comodissime e slanciano la silhouette. Parola di Mrs MURR!!!
Note di stile. Come total outfit, lo SPORTYchic è perfetto per la donna con fisicità a banana perché consente di movimentare la figura. Grazie al gioco delle sovrapposizioni. Pensate a Cara Delevingne, it girl e super modella, che dello sporty ha fatto una scelta di stile.
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In generale, è per le donne ironiche e libere da cliché. Che sanno essere sinuose e affascinanti anche quando scendono dal tacco 12. Per indossare sneakers favolose e accessori che lasciano il segno.
Gli accessori SPORTYchic dell’A/I 2013-2014.
Nella sobria eleganza del color cammello le sneakers di Max Mara. Che si portano, non solo con i pantaloni ampi, come siamo abituati a vederle, ma anche con la gonna. Tutto ton sur ton.
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In bianco o nero e volutamente “troppo” minimal quelle di Comme des Garçons. Per distinguersi dall’eccentricità che contraddistingue il brand.
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Profilate come le più classiche delle stringate ma alte e con bagliori metallici, le sneakers di Antonio Marras. Da indossare con i calzini in pendant con l’outfit.
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Dal ruggito animalier quelle di Burberry. Interamente ricoperte di cuoricini.
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In stile parigino. Tra piena consapevolezza dell’eleganza e apparente nonchalance, le nuove creazioni di Isabel Marant. Perfette dalla mattina alla sera.
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Borchiate, classiche o nell’inedita versione scarlatta che ricorda l’iconica suola, le sneakers di Christian Louboutin.
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E, per le più avant-garde, le nuove Adidas scultura firmate Jeremy Scott. Qui optical e alate.
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Oppure, le fluo di Gucci.
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Infine, le Y-3 Kyura che si ispirano ai sandali delle geishe.
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Passiamo all’headwear. Preparatevi perché, anche qui, non vedrete le “solite” cose.
Ve la ricordate questa foto?
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Sono io con il mio favoloso cappellino superD, un’anticipazione della prossima P/E. Che ha una storia affascinante da raccontare. E sapete perché? I ragazzi che lo hanno creato, conosciuti come SuperDuper Hats, sono i finalisti dell’edizione di quest’anno di Who is on Next? Il concorso che ha consacrato Stella Jean, per intenderci…
Nella sua collezione superD, che produce cappellini unisex, ha proposto un delizioso e allegro zebrato.
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Restando in tema animalier, guardate cosa ha fatto New Era, brand newyorkese…
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Per chi dei cappellini apprezza soprattutto la visiera che protegge lo sguardo dal sole, nessun problema! Quando la visiera è superchic, naturalmente. Come queste in pelle di Fleet Ilya.
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Ma, quando le temperature si fanno rigide, è consigliabile indossare una cuffietta. Con la veletta però! Come piace a Rihanna…
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Un fiocco a contrasto.
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O  un elegantissimo cammeo… Tutto Silver Spoon Attire.
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E per le regine dell’aerobica di oggi e di ieri, ecco gli scaldamuscoli. Come non li avevate mai visti!
Di Alexander Wang.
Così bassi da scoprire la caviglia.
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Oppure in visone, dalla forma classica o a guantone da pugile, da portare sorprendentemente sulle braccia!
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Completiamo il nostro viaggio nello SPORTYchic con le borse. Che non devono, necessariamente, essere sportive. Piuttosto, esprimere il senso di libertà. Nei colori e nelle forme.
Partiamo dal giallo lime della W bag di Louis Vuitton e dal rosa intenso di Balenciaga.
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Iconiche e maxi.
Dal mood marcatamente sportivo le nuove Bowling bag di Miu Miu, con il particolare della zip che ne sottolinea la forma.
E la Biker Bag. Sempre di Miu MIu.
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It bag del momento, la Kalifornia Bag di Kenzo, presentata a Los Angeles 15 giorni fa. Con zip oblique, tracolla e chiusura con bottoni a scatto.
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Per chi preferisce avere le mani completamente libere, ecco gli zainetti. Eclettici più che mai.
Urban, con cinghie a spalla e manico apribile, quello di Marni.
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Dark lo zainetto di Alexander Smith.
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Impreziosito da decori floreali sulla pelle nera, per Christopher Kane.
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Candido e bohemien, con ricami di ispirazione azteca, quello di Sophia Webster.
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Vogliamo concludere con delle proposte che ci hanno conquistato per l’irriverente originalità. Nate all’insegna della versatilità e, per noi, perfette anche per lo SPORTYchic…
Si ispira alla Sinfonia n. 2 di Brahms la valigetta di Olympia Le Tan. Spiritosissima anche la borsina a forma di.. cartone di latte!!! E che dire delle clutch-libro?
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Vi lasciamo con un bacio. Rosso o nero. Di Lulu Guiness.
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Voi bellezze come siete? Avete un’anima SPORTYchic? Ricordate, la moda è divertimento. Osate liberamente. Fatevi ispirare dalle “contaminazioni” che vi abbiamo mostrato e raccontateci cosa vi ha colpito…
Bacini
I MURR






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