Buon venerdì adorati aMURRini,
oggi riprendiamo a parlarvi di trend. Avrete, sicuramente, notato che uno dei protagonisti di questo Autunno/Inverno è l’ANIMALIER.
Un po’ di storia. Conosciuto nell’antica Grecia come “zoote”, oggi l’”animalier” include le stampe a manto animale per es. il leopardato, tigrato, pitonato e zebrato. Se nell’epoca greco-romana era associato al culto dionisiaco dell’ebrietà e della lussuria, nel ‘700 le prime stampe iniziarono ad ornare le corti europee con il loro tocco esotico. Tra l’800 e il ‘900 è il movimento britannico Aesthetic Movement a proporre l’animalier su capi dalle linee fluide, pensati per donne intellettuali ed emancipate. Ma, il primo stilista a portarlo in passerella è stato Christian Dior, nella collezione P/E del 1947, con le sue modelle avvolte da nuvole di chiffon leopardato. Arrivarono poi la stampa a giraffa di Valentino negli anni ’60, incoronato nell’87 “Re della giungla della moda” per la varietà del suo animalier e, nei primi anni ’70, Yves Saint Laurent con i caftani leopardati. Nel ’92 Versace ha introdotto le stampe maculate nel prét-a-portér maschile. Però lo stilista, contemporaneo, che ha fatto dell’animalier la sua brand identity è: Cavalli. Negli anni ’70 con la stampa ghepardo, ripresa anche nel ’96, nel ’99 con il zebrato, nel 2006 con la stampa farfalla.
Note di stile. Negli anni ’50-’60 l’animalier era un classico del guardaroba della donna raffinata. Lo indossavano le attrici e lo indossavano le signore per un quel tocco in più. Si portava sui cappottini a trapezio, colletti e manicotti, trench. Non aveva ancora quella connotazione sexy che assunse invece dagli anni ’70.
Oggi l’animalier segna lo stile della donna contemporanea e grintosa, al quale hanno ceduto, dal 2010 in poi, quasi tutti gli stilisti.
L’animalier dell’A/I 2013-2014. Di grande eleganza, la collezione di Ermanno Scervino. L’animalier è in versione total sui trench di pelliccia oppure appena accennata sui revers dei cappotti black.
Il mood è retrò quando si porta sulle gonne a portafoglio coordinate ai foulard, a forma triangolare, che tanto ricordano le dive degli anni ’50-’60. Con quei pullover così leggeri e candidi che sembrano restituire tutto l’allure di quegli anni.
È sospesa tra tradizione e accenti urban, consistenza materica e leggerezza, la collezione di BLUGIRL. Si ispira ad Alexa Chung, it girl londinese dallo stile bon ton e insieme deciso. Sono proprio i capospalla tigrati, audacemente mixati al tartan, a conferire il tocco wild.
L’animalier, però, sa anche essere romantico quando su micro giacchini si accompagna al bagliore di leggeri tessuti dorati o riveste deliziosi abitini fascianti con le maniche a sbuffo impreziositi da pizzo nero.
Appena accennato è l’animalier avant-garde di Giambattista Valli, sussurrato sullo sfondo candido con quelle delicate incursioni di giallo.
Morbido e avvolgente nel raffinato mohair della collezione di Les Copains, dalla palette neutra.
E se fosse sfacciatamente romantico? Vi ricordate le chiazze di tenerissimi cuoricini di Burberry Prorsum? Ne abbiamo parlato nel nostro post Cuore/Batticuore: http://www.imurr.com/tendenze-cuore-batticuore/.
Queste sono le altre varianti della maison. Linee asciutte per i “trench kisses” reinventati con cinture di metallo dorato e le longuette chiazzate o snake.
Sontuoso, con farfalle decor e macro spille oro, il leopardo di Emanuel Ungaro, ora sotto la direzione creativa di Fausto Puglisi, designer siciliano dal gusto grafico amante dei contrasti.
Ma l’anima delle donne, si sa, è anche sauvage. Forte e sfrontata.
È dichiaratamente rocker la donna di Moschino Cheap and Chic quando lo sceglie per il total look maschile di giacca, camicia e cigar pants o sugli abiti a sottoveste con dettagli in pizzo, con scarpe coordinate.
E se fosse tra punk e pop? Donatella Versace col suo inconfondibile stile deciso e sempre glamourous lo reinterpreta con… il giallo!
Troppo? Osate con il colore! Come ha fatto Moschino con i pullover e le gonne color block fucsia o come DKNY che lo ha fuso nelle sovrapposizioni materiche dall’anima sporty.
Se per voi è solo una questione di “istinto” animalier, giocate con gli accessori.
Questi sono i miei, di Gucci.
Le mie favolose pumps…
E la mia Lady Buckle con stampa giaguaro…
La scelta è infinita.
Dalle piccole borse a mano (Fabi) alle shopping bag in cavallino naturalmente maxi (Prada), dalle tradizionali borse con i manici (Gherardini) al frizzante bauletto con le borchiette (Burberry Prorsum).
E poi pumps dal gusto sobrio (Max Mara) o esagerate con plateau e tacco borchiato (Philipp Plein).
Sleepers (Santoni).
Romantiche zeppe, a punta, con dettaglio in visone (Burberry Prorsum) o graffianti tronchetti con bordo in pelliccia e tacco scolpito (Fendi).
Vi abbiamo mostrato un metissage di stili classy, audaci, ironici e perfino sporty. Ora vogliamo sapere di voi. Come intendete lasciare l’”impronta” quest’Autunnno/Inverno?
Mi raccomando, ricordate il consiglio che sempre vi diamo, divertitevi. Interpretate, giocate, stupite. Sempre! E mai dimenticate che noi siamo qui per voi…
Bacini (ruggenti)
I❤️MURR