Continuiamo a parlare di uomini e oggi vogliamo farlo rendendo omaggio all’uomo che ha dedicato la sua intera esistenza alla bellezza e allo stile che voleva regalare a tutte le donne…
Nato in Algeria, Yves Saint Laurent all’età di 17 anni inizia a lavorare per Christian Dior fino a quando nel 1957, Monsieur Dior muore, e lui è chiamato a succedergli.
Primo a fare indossare i tanto contestati pantaloni alle donne, lo stilista nel 1962 lascia Dior.
1966. E Yves creò la donna contemporanea.
A soli quattro anni dallʼapertura del suo atelier parigino, certamente anche stimolato dai fermenti dellʼepoca in cui viveva, Yves Saint Laurent ha rivoluzionato il mondo della moda e reso libera la donna. Inventando il pret à porter, ancor oggi a tutte noi tanto caro, lʼha liberata dal monopolio della haute couture, riservata a pochi eletti e benestanti, in favore di una visione più commerciale e democratica della moda. Ma le ha anche simbolicamenteconferito potere, tutto concentrato come era nelle mani degli uomini. Per primo, infatti, ha adattato capi del guardaroba maschile a quello femminile: lo smoking da indossare anche al posto dellʼabito lungo, portato con gonna o pantalone, il trench, il blazer e la sahariana.
La devozione alle donne era totale. La sua missione, quella di rassicurarle, infondere in loro la fiducia in sé stesse, non solo di renderle più belle. Come lui stesso dichiarò, i suoi abiti erano abbracci sui corpi nudi delle donne che non avevano avuto la fortuna di trovare amorose braccia che le cingessero.
Amante dellʼarte, per le sue creazioni, si ispirò alla pittura, di cui indimenticabile è la collezione Mondrian, allʼarchitettura e persino alla letteratura.
Richiami etnici al Nord Africa, di cui era originario, e allʼAsia, caratterizzarono molte sue collezioni.
I colori poi, accesi e vividi, furono accostati in maniera del tutto originale, innovativa e audace, a costo di infrangere tabù, come mai prima di lui era stato fatto: tra le varie combinazioni, marrone e nero, rosa e fucsia, fucsia e arancio.
Ma non solo meravigliose creazioni sartoriali Yves Saint Laurent dedicò alle donne: l’allure della donna chic parigina la tradusse nel suo primo profumo RIVE GAUCHE (e all’uomo dedicò POUR HOMME, per la cui campagna lui stesso prestò il suo corpo, completamente nudo) e poi le essenze delle terre lontane da cui proveniva le riportò nel 1978 in OPIUM.
I colori a lui tanto cari li ricreò lanciando la prima linea di make up col suo nome con l’idea di dare un volto alla donna che vestiva.
“Il trucco più bello che può indossare una donna è la passione. Ma i cosmetici sono più facili da acquistare”
A cinque anni dalla sua scomparsa, lʼeredità che ha lasciato resta quanto mai attuale, e non ci stupisce visto che la sua filosofia era di creare abiti fuori dalle mode -effimere – e dal tempo. E’ lo stile – e noi concordiamo – che resta e protagonista non è l’abito, ma chi lo indossa.
Oggi la storica griffe da lui fondata e’ solo SAINT LAURENT; ha perso YVES per scelta di Heidi Slimane nuovo direttore creativo di Saint Laurent PARIS dal 2012, dopo TOM FORD e STEFANO PILATI oltre che aver trasferito l’ufficio stile da Parigi a LOS ANGELES ( dove vive) .
Grandi cambiamenti e grandi rivoluzioni per la maison, anche sulla nuova concezione di donna tra ’80 e ’90 e che sicuramente guarda più’ verso i nuovi mercati asiatici piuttosto che verso il vecchio continente.
Chissà se YVES SAINT LAURENT da vivo avrebbe approvato tutto ciò?
Noi osserviamo curiosi l’evoluzione del Brand che ad oggi non e’ ancora riuscito del tutto a conquistarci!
Un bacio
I MURR