Ciao a tutti, ovunque vi troviate!
Mare o monti, i discorsi tra genitori sono sempre gli stessi. ” Ma voi quanti compiti avete? Avete già cominciato a farli? A che punto siete?”
E qui i commenti di ciascuno sono diversi. C’è chi dice che sono troppi, chi giusti, chi dice che non è giusto dare i compiti durante le vacanze estive.
Ora vi dico il mio punto di vista!
Credo che i compiti non siano troppi, se si pensa a quanti giorni i bambini stanno a casa da scuola ( mentre pochi sono i giorni di ferie dei genitori).
Sono cambiati però gli assetti famigliari: fino ad una decina di anni fa, i bambini, finita la scuola, stavano a casa con i nonni che spesso sorvegliavano lo svolgimento dei compiti; oggi anche i nonni devono lavorare.
Credo che forse anche l’Italia dovrebbe cambiare l’organizzazione della scuola. Mi spiego meglio: Francia e Svizzera hanno vacanze più frazionate durante l’anno e non come noi, che le abbiamo concentrate soprattutto nel periodo estivo.
I MURR, che quando Mario è dai nonni in estate, ne approfittano per riappropriarsi del loro tempo di coppia, pensano che siano troppi, perché quando poi scendono da lui, prima di poter giocare, devono controllare il lavoro svolto.
E voi cosa ne dite?
Di tutto questo, comunque voi la pensiate, quello che mi dispiace di più è che a volte, dopo tutto il lavoro svolto, non sempre le maestre, tornati dalle vacanze, controllano il lavoro che i bambini ( con i genitori ) hanno fatto!!!
Guardate cos’ho trovato facendo un giro su internet? I compiti delle vacanze che ha dato una maestra ai suoi alunni. Sarebbe proprio da far vedere a certe insegnanti……
Lista compiti della maestra:
– fare una capriola al giorno.
– correre nei prati o in spiaggia.
– urlare all’eco ” ciao, chi è più bello tra me e te?” E ascoltare cosa risponde.
– inventare una parola alla settimana tipo “ohporcalochettina”.
– giocare con la fantasia.
– ANNOIARSI DI TANTO IN TANTO.
– farsi portare in libreria e gironzolare alla ricerca di un bel libro colorato e simpatico.
– assaggiare tutti i gusti del gelato.
– guardare le stelle cadenti e esprimere il desiderio più bello.
– farsi leggere dal nonno una storia e, a due pagine dalla fine, chiudere il libro e giocare al finale a sorpresa, poi andare a vedere come va a finire la storia.
– scrivere una lettera alla nonna, anche se non ce l’hai. Io immaginavo di averla! È valido anche un disegno.
– a scelta, ma almeno due , andare a pesca con papà, preparare una torta con la mamma, andare al cinema all’aperto con gli amici, fare un tuffo nel mare o visitare un museo.
– inventare le parolacce da dire quando si è arrabbiati tipo oh blu acca, parla essa facciadibrodinoscaldato.
– leggi ogni parola che ti capita davanti comprese quelle dei libri che ci sono a casa tua, in biblioteca o in libreria.
– raccogli e incolla sul quaderno delle magie ( il nostro bianco senza righe ne quadretti) cartoline, biglietti del museo o del cinema del treno dell’aereo o del autobus.
– disegna i posti che vedi o che sogni, le persone che ti piacciono di più , scrivi una barzelletta e pensa pensa molto.
– conta quante cose belle si possono fare durante la settimana.
Sì, è vero che i bambini imparano facendo, ma forse così è un po’ eccessivo. Voi cosa ne pensate?
Fatemi sapere!
Alla prossima!
TATA ROX
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