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Arte e Moda – Una lunga storia d’amore

Blog / Fashion History / Fashion Show / November 18, 2013

Che la moda sia una forma d’arte è cosa ormai assodata, ma non solo, arti figurative e moda hanno un legame indissolubile perché tanta è l’ispirazione che gli stilisti hanno tratto da dipinti, fotografie, mosaici e affreschi di ogni epoca trasferendole nei loro capi d’alta moda, come in quelli pret à porter.

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Questo amore di tanti stilisti per l’arte li porta non solo a ispirarvisi, ma a collaborare con galleristi o patrocinare e concepire veri e propri eventi d’arte, mostre, come «Impressions Dior» la mostra  al Museo Christian Dior di Granville, in Francia, esplora i legami tra l’Alta Moda e il movimento artistico dell’Impressionismo. “La retrospettiva ripercorre la connessione artistica tra Christian Dior e le radici delle ispirazioni stilistiche, nata nell’atmosfera paesaggistica e nella natura di Granville, dove lo stilista trascorse l’infanzia, immerso nella campagna tra fiori, mare e cielo e del tutto affini a quelle studiate dagli impressionisti. Il New Look di Dior conteneva in se l’idea della «donna fiore» tradotta in abiti con ampie gonne a corolla o avvitate a ricordare il gambo dei fiori. Le reinterpretazioni impressioniste del couturier francese e dei suoi eredi alla guida della maison si traducevano in rigonfiamenti, balze in crinolina e linee tipiche dell’epoca, proprio come si vede nel celebre quadro «Colazione sull’erba» di Claude Monet.”

(da “Il Messaggero”)

 okok

Oppure sono gli stessi stilisti a collaborare con artisti per le proprie campagne ADV delle collezioni.

Un esempio recente e lampante è il binomio KENZO (sotto la guida creativa di  Humberto Leon e Carol Lim) – CATTELAN e i creativi di Toilet Paper, giovane magazine italiano di arti visive. Il risultato è surreale e pop e gli abiti passano in secondo piano, pur avendo come motivo dominante le fantasie della collezione.

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Già ben prima di Yves Saint Laurent negli anni ’60, considerato pioniere che introdusse arte pittorica nella moda, che riprodusse graficamente l’arte stampandola su tessuto nei celebri mini abiti Mondrian, ci fu  Lola Prusac, stilista che negli anni ’30 per la maison Hermès creò una linea di bagagli e borse ispirati proprio alle opere di Mondrian.

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foto 4 (71) color  YSL e Mondrian Collection 1965

Yves Saint Laurent non smise mai di manifestare il suo profondo sodalizio tra le sue creazioni e le tele dei grandi pittori ( Monet, Braque, Van Gogh, Poliakoff…)

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Colori, grafismi, forme, linee, geometrie, disegni, stili, correnti artistiche e pittoriche, messaggi da comunicare…tanti sono i motivi per cui i grandi stilisti, come i più giovani, si sono ispirati ad artisti e pittori. E sempre di pià a partire dalla Pop Art, dove fu lo stesso Warhol a riprodursi e ad essere riprodotto nella moda!

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Anche per questo autunno – inverno la moda riconferma questo trend che celebra l’arte.

E così se Dolce & Gabbana si sono ispirati ai mosaici bizantini,

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il da sempre eclettico e amante dell’arte Jean Charles de Castelbajac  ha scelto la pittura preraffaellita.

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E pensare che nel 2002 sui suoi abiti c’era Keith Haring!

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E che in piena ispirazione pop art non solo nella moda si è espresso, ma nel 2009 è andato letteralmente a griffare (Gucci, YSL, Louis Vuitton) o a brandizzare (Mac Donald’s, Wolksvagen)  alcune grandi opere d’arte che tutti noi conosciamo.

Jean_Charles_de_Castelbajac_post_krieg_2009topkapital_main_image_object detourn_sur_l_herbe_mimetic_picnic_ii_main_image_object yvesdroiteyvesgauche_main_image_objectE se Antonio Marras ha riprodotto dipinti fiamminghi,

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Marni ha optato per i paesaggisti,

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Iceberg si rifà all’arte psichedelica degli anni ’60 – ’70

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All’astrattismo di Pollock si ispira invece Hussein Chalayan

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Quadri astratti anche sugli abiti di Bottega Veneta.

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Il puntinismo pop  di Roy Lichtenstein piace invece a Miu Miu

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Le donne di Modigliani a Dior.

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Anche la prossima primavera estate sarà all’insegna dell’arte, ad esempio con i volti femminili sui cappottini e abiti Prada, collezione dal forte messaggio di cui vi abbiamo parlato precedentemente e che vuole riprodurre sì arte, ma creata ad hoc su commissione per esprimere il messaggio ed essere essenza stessa della collezione.

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Molto interessante  e opposto il lavoro di Aquilano Rimondi, che ha riprodotto gli abiti indossati dalle donne polinesiane ritratte da Gauguin. Abiti colori e motivi esotici reinterpretati in chiave pret-à-porter!

Aquilano Rimondi SS 2014 - Paul Gauguin references Aquilano Rimondi SS 2014 - Paul Gauguin references

E così le passerelle delle sfilate sembrano diventate gallerie di musei viventi…

A voi quale binomio è piaciuto di più? Quale artista e quale stilista vorreste vedere insieme?

Bacini

I MURR







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5 Comments

on November 18, 2013

C’è l’imbarazzo della scelta! Bellissimo tema, sopratutto in questo periodo carico di mostre interessanti! Andiamo con ordine: adoro i colori di Mondrian e non potevo rimanere indifferente all’intuizione di Yves Saint Laurent di applicarli ai mini abiti.
Da amante della storia, la scelta ricade, praticamente in toto, sui sublimi mosaici bizantini che hanno ispirato D&G! 🙂

on November 18, 2013

MERAVIGLIOSO!! Questo post è veramente meraviglioso! Anche se amo Dolce & Gabbana (non l’avreste mai detto vero???), il binomio più bello secondo me è l’arte fiamminga e Antonio Marras… E voi siete sempre meravigliosi! <3

    on December 1, 2013

    <3 grazie MILA

on November 18, 2013

Ciao! Di tutti quelli elencati preferisco Marras,sia per l’effettiva portabilità,sia per l’utilizzo di toni caldi.
Chiaroscuri ben studiati per armonizzare il corpo femminile.
Se ragione al concetto di arte,non stampata su tessuto,ma nuova,sbalorditiva e scenografica, ripenso agli abiti strepitosi di Capucci. Opere uniche,da rimanere a bocca aperta.
Baci

    on December 1, 2013

    Grazie PER IL TUO CONTRIBUTO!!!!!!
    <3
    I <3 MURR



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