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Ognuno di noi ha cicatrici sull’anima. Alcune piccole, di memorie passate, che col tempo ci hanno fatto diventare ciò che siamo. Altre, invece, ancora profonde, che non smettono di sanguinare. Sgorgano dolore quando ci trovano indifesi e spudoratamente ignorano gli sforzi che facciamo per dimenticare. Un amore finito, le incomprensioni in famiglia, un’amicizia perduta o questioni lavorative. Può essere tutto. Vediamo intorno a noi tante persone che vanno avanti col respiro strozzato. Come se non ci fosse una via di uscita. Non vogliamo in alcun modo minimizzare il peso del dolore, solo pensiamo che ci sia un’altra strada. Si chiama: PERDONO. Mica facile, direte voi… E, infatti, non lo è. Ma, secondo noi, rappresenta il solo modo di venirne fuori.
Perdonare non significa dimenticare. Nessuno mai potrà cancellare ciò che è stato. Però si può cambiare il peso che le offese hanno sulle nostre vite. La forza che concediamo loro, rendendoci degli ostaggi. Ci hanno fatto del male, ok è andata così. E non ha neanche molto senso interrogarsi sul perché sia accaduto. Se vogliamo chiarimenti, parliamone con chi ci ha ferito e cerchiamo di capire. Per costruire un rapporto nuovo, diverso. Oppure, più semplicemente, facciamo un ragionamento “egoistico”. Pensiamo solo a quanto ci farebbe bene liberare il cuore dalla rabbia e dal rancore. Slegare da noi questi sentimenti soffocanti. E lasciare che a farci vibrare siano solo le cose che noi abbiamo deciso, non quelle che qualcun’altro ci ha buttato addosso.
Ricordiamoci, sempre, di volerci bene. Facciamo uscire fuori tutta la negatività (…anche con lo sport che è utilissimo a scaricare i brutti pensieri). E partiamo verso il futuro con l’anima, finalmente leggera, pronta a scegliere la strada che avremmo sempre voluto percorrere. I MURR |
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