Mercoledì 23 aprile, in occasione della giornata della lettura, mentre guardavo un bel documentario su Rai 3 mi ha colpito molto la risposta di una persona che alla domanda: “Quale libro ti ha cambiato la vita?” rispondeva “Anna Karenina”.

Può davvero un libro influenzare la nostra vita e quella dei nostri bambini? Personalmente non saprei indicare un unico libro e rispondere, dunque, alla domanda sopra ma di certo posso dire che da ogni libro che ho letto ho imparato a cogliere un messaggio ben preciso: “Il piccolo principe” e “L’amico ritrovato” sono i primi esempi che mi vengono in mente.

La domanda ora è: “Come far appassionare i bambini alla lettura?”. Ho usato, non a caso, la parola “passione” perché dei libri non va apprezzata solo la storia, la tecnica narrativa o i caratteri dei personaggi ma ogni pagina deve letteralmente trasportarci in un mondo nuovo, affascinante, in grado di farci staccare dalla realtà e vivere nuovi mondi o esplorare meglio il nostro universo personale.


La fiaba non deve mai mancare nella fase di crescita di un bambino e, in tal senso, gli adulti devono invitare all’ascolto e predisporre al desiderio di imparare a leggere per vivere, anche in maniera indipendente, la bellezza di quei mondi.

Una volta ho portato mio figlio Gabriele in una libreria dove una persona coinvolgeva i piccoli spettatori grazie a particolari tecniche di lettura interpretativa che la facevano divenire, di volta in volta, questo o quel personaggio davanti a uno stuolo di bambini completamente incantati.

Non sono particolarmente amante degli audiolibri che, a dirla tutta, trovo un tantino freddi rispetto a quella che può essere la voce di un genitore. Trovo invece meravigliosi i libri pop-up che ad ogni sfogliar di pagina aprono mille scenari e nascondono tantissime sorprese; ci sono poi, nella lista delle mie preferenze, i libri magnetici dove le varie calamite si spostano per seguire al meglio la trama della storia.

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Insomma, come fare per affascinare i bambini e renderli attratti dalla lettura?

  • Leggerezza è la prima parola d’ordine: molti tendono a vivere la lettura come un dovere quindi va spiegato che non si legge perchè “si deve” ma perché leggere è un divertimento piacevole;

  • Non pretendete che i vostri figli leggano se non vi vedono mai con un libro in mano! Siate voi i primi a dare l’esempio spiegando loro quanto ogni libro vi appassioni;

  • La lettura di una fiaba o di un pezzo di libro prima di andare a dormire è una sanissima abitudine: ci si coccola un po’ e si passa del tempo insieme conciliando dei bei sogni;

  • Chiedete sempre informazioni sui libri che i vostri figli leggono: rendetevi partecipi delle loro letture!

I MURR, per esempio, hanno la sana abitudine di andare spesso in libreria insieme al loro Mario. “Ci piace molto la nuova Feltrinelli in piazza Gae Aulenti, zona corso Como: oltre a libreria è anche caffè e bistrot. Così, mentre noi beviamo il caffè, Mario va in esplorazione nel reparto dei libri per ragazzi. Lui scegli il libro o i libri da leggere e spesso li condividiamo insieme la sera prima della nanna!”

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Aspettiamo i vostri pareri: quali sono le vostre abitudini letterarie? Come fate appassionare i vostri bambini alla lettura?

Alla prossima!


Tata Rox e I MURR 

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