Notte di maratone quella appena passata e quella degli Oscar è stata decisamente la più soddisfacente, mentre tifavamo per il nostro a noi particolarmente caro amico e regista Luca Guadagnino e il suo “Call me by your name” – che ha portato a casa una statuetta per la miglior sceneggiatura non originale, firmata da James Ivory. Avremmo voluto di più ma siamo ugualmente appagati – abbiamo seguito, come sempre, red carpet e look della serata.
Dopo due recenti premiazioni, Golden Globes e i BAFTA, con dress code in nero e i fiori bianchi (i Gammy Awards) a sostegno del movimento “Time is up” e in segno di protesta nei confronti di molestie e abusi sul lavoro e in particolare nel mondo del cinema, agli Academy Awards tornano a trionfare, sempre senza eccessi né voglia di scandalizzare, i colori accesi, quelli pastello e la purezza luminosa e regale del bianco, come nel caso dell’abito Chanel Haute Couture di Margot Robbie, protagonista e produttrice di “I, Tonya”: l’abito di per sé non ci ha fatto impazzire, ma la sua bellezza fresca e angelica, ma moderna, lo nobilitava insieme ai cristalli applicati che decoravano il corpetto. Segnaliamo, a questo proposito, dopo una breve pausa, un ritorno del bob tra le celebrities: lo ha anche sfoggiato, Saoirse Ronan, la giovane protagonista di “Lady Bird”, vestita con un abito Calvin Klein soft pink, semplice e sofisticato in stile anni ’50, liscio e pulito davanti, ma con fiocco sulla schiena e strascico, stile Grace Kelly.
In bianco anche la cantante e attrice Mary J. Blige in Atelier Versace e il giovane e talentuoso Timothee Chalamet in Berluti, la cui interpretazione intensa e commovente nel ruolo di protagonista in “Call me by your name”, ha colpito tutti e gli è valsa una nomination agli Oscar quest’anno. Sarebbe stato il più giovane premiato a Hollywood, ma un più esperto e camaleontico Gary Oldman in versione Churchill in “The darkest hour” ha ricevuto la statuetta come migliore attore protagonista. Total white anche per Laura Dern in Calvin Klein by Appointment e Jane Fonda in Balmain e Camila Alves , la moglie di Matthew McConaughy, in Vivienne Westwood.
Vestono Christian Dior due dive di generazioni diverse: Jennifer Lawrence, sexy e sparkling in un abito completamente ricoperto di paillettes cangianti a seconda del coloro e dell’intensità della luce, dall’ argento all’ oro, bello il corpetto costruito, più infelice il modo in cui cadeva sui fianchi e segnava lo sleep, e Meryl Streep in rosso fuoco, il cui abito ricorda molto nel taglio e nel colore quello di Allison Janney che vestiva Reem Acra, ma più aderente e con maniche lunghissime a strascico).
Tornando a parlare di look scintillanti, la notte degli Oscar non ci ha regalato solo quello della Lawrence, ma anche la Wonder Woman Gal Gadot era in Givenchy con un abito attillato argentato e luminoso con gonna a frange stile ruggenti Anni Venti, ha scelto invece Louis Vuitton, Sandra Bullok, per un long dress sequin gold & black. Oro lamé per Lupita Nyong’o in Atelier Versace, la maison tra le celebrities quest’anno ha riscosso grande successo. Anche Jennifer Garner veste un abito della maison Versace in blu elettrico, con drappeggi e strascichi versione dea. Lo stesso colore acceso dell’abito Armani Privé dalla luminosità cangiante, indossato da Nicole Kidman, un piccolo capolavoro sartoriale, costruito sulla sua figura. A caratterizzare il look un corpetto bustier he lasciava le spalle le spalle nude e un maxi fiocco frontale sopra lo spacco che rivelava, ma con discrezione le lunghe gambe dell’attrice.
Viola Davis sembra ogni anno più giovane, dal fascino multiforme e capacità di assumere sempre un aspetto diverso a seconda del ruolo interpretato. Questa sera era radiosa dell’abito di paillette rosa shocking di Michael Kors e clutch di Roger Vivier dello stesso colore. Il tono di rosa così acceso donava al suo incarnato scuro e la illuminava.
Tra smoking tradizionali in black tie, Armie Hammer, dalla bellezza statuaria e oggetto del desiderio di Elio in Call me by your name, si può permettere, senza di certo sfigurare, un abito in velluto rosso scuro firmato Giorgio Armani: dona al biondo scuro dei suoi capelli. Bello, elegante, disinvolto e composto.
Viva il vintage come l’abito dell’attrice Rita Moreno, protagonista di West Side Story: lo indossa nuovamente, dopo la sua prima premiazione nel 1962, ormai 86enne ma in straordinaria forma, sempre elegante e grintosa.
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