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Quando l’abbiamo vista ce ne siamo innamorati subito! Fin dai primi abiti in passerella abbiamo capito che sarebbe stata diversa da tutte le altre. Un’esplosione di colori, pieni, accostati l’uno sull’altro senza paura. Tessuti e stili che si sfidano quasi a voler vincere i canoni che separano il guardaroba maschile da quello femminile. E poi forme libere e nuove, che si muovono leggere in un mondo immaginifico tra i fumi della città. Raf Simons, direttore artistico di Christian Dior, ha voluto la fusione tra il “giardino” di Dior delle precedenti collezioni e i capi maschili. In un’atmosfera urbana. Dove giacche a doppio petto, che prendono il posto dei tailleur femminili, si portano con i pantaloni e su vestiti coloratissimi e svolazzanti. I cappotti, che non hanno più le classiche maniche lunghe, si stringono come corsetti. Gli abiti, sospesi tra passato e futuro, interpretano il mood della donna sicura che vive un presente carico di possibilità e trasformismo. Dove lo sporty diventa chic con i motivi grafici e i tacchi alti. E gli elementi dell’Art Déco ornano tessuti trapuntati e accessori, come le magnifiche pochette. Ci fermiamo qui, nell’incanto delle immagini. Scorretele e lasciatevi emozionare… I MURR
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