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“BASTA IL COLORE!” contro il bullismo e l’omofobia

Lifestyle / February 18, 2014

Il bullismo è una forma di comportamento violento fisico e psicologico di un soggetto nei confronti di un altro, per dimostrare alla società tutta la sua rabbia, insicurezza, debolezza, vissuto.

Atti di bullismo e omofobia spingono coloro che ne sono vittime a commettere azioni estreme verso se stessi, fino a togliersi la vita. Laddove non venisse commesso suicidio, chi subisce questi atti a lungo viene consumato interiormente e fisicamente nella salute in un inferno interiore di dolore e isolamento, conseguente a quello di sofferenza fisica e verbale provocato dalle angherie dei bulli. Queste sono ferite che perdurano e si fanno sempre più profonde nel tempo, se non si ha la forza di reagire e di mantenere intatta la propria autostima.

E stando ai sempre più frequenti drammatici fatti di cronaca di cui leggiamo sui giornali, sembrano esserne vittima sempre più persone, giovani, adolescenti e anche bambini, maschi e femmine.  Non importa che provengano da realtà più chiuse di provincia o dalle grandi metropoli, sembra che i bulli siano ovunque, anche nascosti subdolamente in rete, attraverso social network, che istigano all’insulto e alla violenza verbale, come accaduto proprio pochi giorni fa ad una ragazzina, che è arrivata a scegliere di morire, sovrastata da tutto il peso di parole – più taglienti di mille coltellate – di anonimi sconosciuti nascosti vigliaccamente dietro nicknames. Prima di lei, ci sono stati Andrea, Simone e Daniele, tre ragazzi che vivevano a Roma, tutti morti, a distanza di pochi mesi,  tutti e tre vittime di bullismo, violenza e omofobia.

Anche Mario, nostro figlio di 9 anni, in prima elementare, ha subito diversi atti di bullismo da parte di un bambino più grande, con un vissuto famigliare difficile e seri problemi. Per fortuna il problema è stato affrontato insieme a noi adulti e si è risolto tutto positivamente sia per lui che per noi.

Il male della nostra società è restare a guardare passivamente ciò che accade, di restare immobile e di non reagire, come se in fondo, abituarsi a sentire queste atrocità  rendesse gli atti di bullismo e omofobia sempre più normali. Rifletteteci, non è atroce tutto questo?

Abbiamo scelto di non restare a guardare e di fare qualcosa di concreto, aderendo con entusiasmo in prima persona, insieme ad altre celebrities, ad un’iniziativa promossa dalla BdG srl di Bassano del Grappa , che opera nel mondo della ristorazione da più di dieci anni e impegnata da tempo in progetti sociali insieme ai giovani.  Lo ha fatto con la collaborazione attiva dei giocatori del “Basket Bassano”, toccati profondamente dal suicidio di Simone, il ragazzo gay di 21 anni e  dalle parola scritte  nella lettera della mamma di Andrea, il 15enne ‘dai pantaloni rosa’, vittima di bullismo e derisione, che si è impiccato lo scorso anno: “Ragazzi, non rimanete nel buio ma tirate fuori il male che si sente nella pancia!

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NON E’ POSSIBILE CHE UN RAGAZZO DECIDA DI SUICIDARSI PERCHE’ QUALCUNO GLI DICE CHE E’ SBAGLIATO.

E’ importante che, in un Paese come la nostra Italia, l’accettazione e la valorizzazione di ogni differenza diventino i principi fondamentali del vivere in una società moderna.

E sempre più urgente, in questo senso,  si fa un intervento legislativo che punisca i bulli e i loro atti.

Nel frattempo la confitta dell’omofobia, della violenza e del bullismo devono passare, prima che dalle leggi, attraverso azioni simboliche per determinare una necessaria evoluzione della mentalità diffusa.

Infatti, in linea con questo percorso, gli atleti della squadra indosseranno una maglia di colore ROSA, un simbolo chiaro ed esplicito, che non ha bisogno di troppe spiegazioni per far arrivare il messaggio.. .  “BASTA IL COLORE”.

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“Abbiamo scelto dodici angoli di Bassano, che faranno da cornice a dodici scene, dove i giocatori della squadra di Basket di Bassano daranno la loro immagine per realizzare un calendario da tavolo che verrà venduto in un box assieme ad una t-shirt edizione limitata.”

Insieme a loro, a Paola Iezzi e ad altri personaggi, che via via vi verranno svelati,  seguendo l’iniziativa sul sito  www.bastailcolore.it, ci stiamo mettendo anche noi la faccia con gli scatti del fotografo MARCO PIRACCINI.

Ci uniamo al “NO!”, urlato e deciso, alla violenza, al bullismo e all’omofobia!

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Sostienici, prendi parte attiva anche tu a questa azione simbolica ed aiutaci ad aiutare, indossando la nostra maglia, che puoi acquistare su www.bastailcolore.it

Il ricavato della vendita verrà devoluto alla CITTA’ DELLA SPERANZA per curare i bambini malati di leucemia.

Squadra

Perché “basta il colore” per trasmettere il messaggio, ma bisogna agire INSIEME per cambiare le cose!

Bacini

I MURR







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