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B come BELLEZZA, C come VITAMINA C.

Beauty / BEAUTY / beauty / Home Slider / March 29, 2017

Da sempre riconosciuta come il più efficace antiossidante contro gli effetti degeneranti dei radicali liberi, l’acido ascorbico, meglio conosciuto come vitamina C, rivitalizza e migliora l’elasticità della pelle stimolando la formazione di collagene, la protegge dai raggi ultravioletti e contrasta gli effetti di sostanze tossiche come fumo e inquinamento. 

Inoltre, previene le macchie dovute all’avanzare dell’età e schiarisce quelle esistenti.  

La sua naturale acidità, infatti, accelera il turnover delle cellule cutanee, stimolando una nuova sintesi del collagene negli strati più profondi e l’eliminazione delle cellule morte a livello dello strato corneo. 

È necessario assumere la vitamina C con l’alimentazione, perché il nostro organismo non è in grado di sintetizzarla: tra le sue funzioni, aumenta l’assorbimento di ferro, calcio e acido folico, riduce le reazioni allergiche, potenzia il sistema immunitario.

Ma come sappiamo bene, di dover consumare la spremuta di arance appena fatta, capiamo anche quale sia la difficoltà nell’inserire questo ingrediente nella preparazione delle creme di bellezza.

La vitamina C essendo una molecola instabile che degrada e perde la sua efficacia, ossidandosi velocemente a contatto con l’aria, sono stati messi a punto sistemi di stabilizzazione utilizzando altre vitamine, come la A e la E e il tè verde.

Avrete notato l’insorgere sul mercato di formulazioni potenziate o a base di vitamina C  ed ho ritenuto necessario farvi riflettere su alcuni aspetti.

  • Poiché utilizzata con funzionalità anti invecchiamento, sbiancante e capace di fornire una leggera protezione solare, il cosmetico contenente vitamina C è più indicato durante il giorno che la notte.
  • In un cosmetico la vitamina C funziona al meglio quando essa è stabilizzata nella sua forma pura di acido L-ascorbico e la sua concentrazione considerata efficace va dal 5% al 20% (valori maggiori non sono in grado di essere assorbiti completamente dalla pelle).
  • Se scegliamo un prodotto dove la vitamina C è presente in forma pura, la confezione dovrà essere obbligatoriamente  scura, opaca, con dispenser airless, o monodose (esistono inoltre monodose di polvere di vitamna C da poter miscelare in aggiunta alla propria crema o siero) e dovrà essere conservata al fresco e al buio.
  • È importante però sapere che le formule di vitamina C possono essere efficaci in concentrazioni più basse. Anche le concentrazioni a partire da 0,6% forniscono azioni anti-aging benefiche per la pelle, quindi non occorre per forza stressarsi per trovare un siero con il 20% di acido L-ascobico, ma si può scegliere una formulazione antiossidante nel suo complesso, con ingredienti leviganti e cicatrizzanti che riescano a comunicare tra loro.

DA CONSIDERARE CON GRANDE ATTENZIONE.

La vitamina C è pur sempre un acido e in quanto tale, in alcune persone, può provocare fenomeni di arrossamento e prurito. 

Di solito la pelle si abitua presto al trattamento effettuato, tuttavia, a volte in caso contrario è necessario regredire nella percentuale di vitamina C impiegata in modo da rendere il prodotto che la contiene più tollerabile perché una volta che si è applicato il trattamento, la vitamina C viene immediatamente assorbita e rimane attiva nella pelle fino a quando non si esaurisce, ovvero circa 3 giorni. 

Ciò significa che se alla pelle non piace il trattamento usato, rimarrà irritata per circa 3 giorni.

UNA CURIOSITA

Negli Stati Uniti è stato inventato un filtro per soffioni delle docce, in grado di erogare una sostanza a base di vitamina C e di annullare gli effetti negativi del cloro sulla pelle. 

Anche se i dermatologi hanno già manifestato seri dubbi, le docce alla vitamina C stanno spuntando come funghi in moltissimi hotel di lusso americani.

Vedremo se questa moda prenderà piede anche da noi!

La Leti



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