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SARDINIA DIARY – Il nostro viaggio a LACONI

Around the world / Blog / Liberi di............... / Lifestyle / August 30, 2013

Buongiorno aMURRini,

oggi vogliamo parlarvi di un viaggio molto particolare che abbiamo fatto due giorni fa.

Come ogni anno, verso la fine della nostra vacanza, andiamo con i bimbi ad esplorare qualche luogo speciale nel cuore della Sardegna ( l’anno scorso abbiamo visitato il santuario nuragico di Serri vi ricordate ? http://www.imurr.eu/post.aspx?pid=7308).

Quest’anno siamo stati a LACONI che si trova vicino ad Isili, il paese da cui proviene la mia famiglia.

Qui, il 7 agosto scorso c’era l’inferno. Un terribile incendio, divampato nei pressi della colonia penale di Isili, si è spinto verso Nurallao e Laconi. Finché un improvviso cambio di vento ha fermato la furia delle fiamme.
In quel momento, in chiesa i fedeli pregavano il loro santo: Sant’Ignazio da Laconi. Il cammino del fuoco si e’ magicamente bloccato a 50 metri dalla sua statua (Sant’Ignazio da Laconi a cavallo) e si è subito parlato di Miracolo.


Colpiti da questo racconto che ha fatto il giro dell’isola, abbiamo deciso di fare il nostro piccolo pellegrinaggio nella chiesa del Santo e visitare il paese.

Sant’Ignazio da Laconi è venerato in tutta la Sardegna. Grazia Deledda lo ha definito “L’uomo più ricordato del Settecento sardo”.

Nato a Laconi nel 1701, vestì il saio francescano e fu chiamato a Cagliari nel convento di Buoncammino.
Per 40 anni svolse il suo apostolato tra poveri e peccatori, aiutando e convertendo.
Lo chiamavano il “Padre santo”. I prodigi, intorno a lui, furono numerosi.
Durante la carestia, ciottoli si trasformavano in pagnotte e la sua bisaccia diventava impermeabile per trasportare l’olio ( in memoria di cio’, di fianco alla chiesa, ogni giorno si possono prendere il pane fresco e l’olio benedetti lasciando una piccola offerta ).

La fama di santità si diffuse rapidamente e, dopo la sua morte, numerosi miracoli si verificarono per sua intercessione.
Pertanto, nel 1844 l’arcivescovo di Cagliari diede inizio alla causa della sua beatificazione.
È stato proclamato santo il 21 ottobre 1951 e viene ricordato l’11 maggio, giorno in cui morì.

Abbiamo visitato la chiesa parrocchiale, intitolata ai santi Ambrogio e Ignazio, che sorge nel quartiere più antico del paese.

La chiesa e’ stata edificata nel XV secolo e più volte modificata, in particolare nel corso dell’Ottocento.

Dal 1957 è affidata ai frati cappuccini.

Siamo poi stati al Parco Aymerich, un vero paradiso di quasi 22 ettari.

Nella parte storica del parco si trovano i corpi murari che la tradizione storica e popolare considera i resti del castello medioevale di Laconi.

Un Cedro del Libano di eccezionali dimensioni suggerisce che in passato l’impianto boschivo non poteva che essere notevole.

Poi, il nostro sguardo volge verso l’altra parte del parco. Sentieri attraversano il bosco di lecci, passano vicini a sorgenti e laghetti, regalandoci scorci inaspettati e suggestivi.


Arriviamo alla Cascata maggiore.


Non possiamo che restare ammutoliti. Qui l’acqua è la vera attrazione, assai rara in questa Sardegna arida. Nella nostra Sardegna selvaggia ma sempre così generosa da togliere il fiato……

E voi, in queste vacanze, avete visitato dei posti da togliere il fiato?

Ci raccontate dove siete stati? Così ci andiamo anche noi!!!

Bacini.
I❤MURR


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