anche le vacanze, come tutte le belle cose, hanno un inizio ed una fine.
Ora le vacanze sono finite: uff,uff,sig sig….. e dopo tutte queste giuste lamentele dobbiamo capire come affrontare il rientro!!!
E la ripresa di tutte le attività ad esso connesse.
Io, per esempio, con Lele faccio così: l’ultima settimana di vacanza lo mando a letto presto e lo sveglio presto, come se dovesse andare a scuola, così quando deve cominciare per davvero è già pronto.
Per la prima settimana di scuola poi, non gli faccio fare nessuna attività aggiuntiva ed infine, quando tutto riprende il suo normale corso, riprendiamo tutto.
Altre mie amiche, invece, non fanno nulla di tutto questo e passano dalle vacanze alla scuola senza nessun passaggio intermedio.
Non so dirvi se c’è un modo giusto oppure no!
Credo che molto dipenda dal vostro bambino e da come reagisce ai cambiamenti, certo è che affrontare repentine modifiche alle abitudini è dura per noi adulti, figuriamoci per i bambini!!!
Come sempre c’è il rovescio della medaglia e l’effetto sorpresa ha sempre il suo fascino quindi….. Ognuno di noi sa cos’è meglio per il suo bambino.
Fatemi sapere che altri stratagemmi usate ciao ciao.
Alla prossima
TATA ROX
E’ proprio vero,TATAROSSANA, finite le vacanze si rientra di colpo alla “normalità” e spesso, questo brusco rientro può essere fonte di stress per grandi e piccini ( questi ultimi in attesa dell’inizio dell’anno scolastico ).
Così accade che non si riesca a riabituarsi facilmente ai ritmi metropolitani dove ansia, malumore, noia, incapacità di concentrarsi e irritabilità sono alcuni dei sintomi più frequenti sia per i genitori che per i più’ piccoli.
Le parole chiave per un rientro sereno in città’ sono:
1. Gradualità
2. movimento
3. gioco
4. dialogo
5. alimentazione
Per rendere più semplice il ritorno alla routine, adattare l’organismo ai ritmi della città e mantenere i benefici dell’estate, abbiamo scoperto sul web che due esperti specialisti , il nutrizionista clinico Marcello Ticca e la docente di psicologia dell’educazione Anna Maria Ajello, nel sito merendineitaliane.it, offrono consigli e suggerimenti a tutta la famiglia e qui ci danno il loro punto di vista.
Cominciamo con la docente di psicologia dell’educazione Anna Maria Ajello:
«Per tutti i genitori alle prese con il rientro a lavoro è fondamentale la gradualità .
E’ importante non strafare, non imporsi da subito programmi troppo serrati e soprattutto non perdere la giocosità tipica del tempo libero.
Anche per i bambini è un momento molto delicato: per loro il periodo di pausa rispetto agli adulti è molto più lungo, un tempo sufficiente per prendere nuove abitudini e rendere più stressante il ritorno tra i banchi di scuola.
Per questo motivo anche per i più piccoli è fondamentale la gradualità, prima di riprendere tutte le loro attività».
Ma come aiutare i più piccoli a riappropriarsi dei ritmi e delle abitudini cittadine?
«È fondamentale il dialogo – sottolinea Ajello – chiacchierare con i propri bambini, spiegare loro che i nuovi ritmi di lavoro riguardano tutti, e tutta la famiglia deve abituarsi alla ritrovata quotidianità.
È consigliabile evitare atteggiamenti troppo rigidi, ma allo stesso tempo ribadire delle regole, perché i bambini imparino a rispettare i nuovi orari e le ritrovate abitudini».
Se la vacanza è il momento in cui la famiglia si riunisce e si trascorre molto tempo tutti insieme, il ritorno in città segna la ripresa delle consuete occupazioni, lavorative per i genitori, scolastiche per i figli, e il tempo per stare insieme si riduce drasticamente.
«Per aiutare i bambini in questa fase delicata – interviene ancora la professoressa Ajello – è importante conservare alcune buone abitudini acquisite in vacanza: innanzitutto ridurre il tempo trascorso davanti a televisore, o computer per i più grandi, e mantenere gli interessi “all’aperto” il più a lungo possibile. Il gioco e l’attività fisica hanno sempre, infatti, un effetto molto positivo, perché mettono in moto energie e consentono di stare all’aria aperta».
Nel corso della giornata è importante per i bambini trascorrere del tempo con i propri genitori: «il momento migliore è il tardo pomeriggio. Rientrati dal lavoro i genitori possono trovare il tempo per una breve passeggiata, un gioco da tavolo, per raccontare la propria giornata o un aneddoto divertente, e per recuperare alcune attività svolte in vacanza, anche se con tempi più ridotti.
È’ importante che in questa fase i genitori dedichino ai propri figli una parte, anche piccola, del tempo che potevano riservare loro in vacanza», suggerisce la dottoressa Ajello.
Un altro consiglio utile? «Incontrare qualche amichetto subito dopo il rientro dalle vacanze, anticipando le frequentazioni che saranno poi consuete alla ripresa della scuola: condividere con un coetaneo il cambiamento e la ripresa dei ritmi abituali può essere per il bambino di grande aiuto», conclude Ajello.
Dal movimento alla giusta alimentazione: i consigli per ricominciare del nutrizionista clinico Marcello Ticca.
Spesso le vacanze sono un’opportunità per ritagliarsi uno spazio da dedicare alla cura di sé, per coltivare i propri interessi e vivere in modo più rilassato.
Rispetto alla vita sedentaria dell’ufficio o i banchi di scuola per i bambini, in estate ci si muove di più: al mare, in montagna o in viaggio, le occasioni di fare attività fisica sono molte.
Il rientro in città o a scuola, al contrario, segna spesso anche il ritorno ad uno stile di vita sedentario, come spiega il nutrizionista clinico Marcello Ticca: «Tra le ore di scuola, lo studio pomeridiano, la Tv, i videogiochi e il computer, per i ragazzi la ripresa della scuola indica troppo spesso il ritorno a una vita eccessivamente sedentaria e i genitori hanno il preciso dovere di affrontare questi problemi, impegnandosi ogni giorno per spingere i propri figli ad essere fisicamente più attivi».
L’attività sportiva organizzata non è sufficiente, dal momento che l’attività fisica realmente svolta rappresenta appena un quarto della durata totale dell’allenamento, come emerso da uno studio del Coni sui tempi effettivi di attività durante gli allenamenti dei bambini.
I bambini vanno, quindi, incoraggiati, ogni volta che è possibile, al gioco spontaneo, e stimolati a sfruttare ogni occasione per muoversi.
«Un bambino – prosegue il professor Ticca – per poter trarre adeguati benefici dal movimento, non può limitarsi alla sola attività sportiva, ma deve improntare ad uno stile di vita fisicamente attivo la maggior parte della sua giornata.
Settembre è il mese ideale per organizzarsi e incominciare il nuovo anno con il piede giusto, sia reagendo alla sedentarietà della vita quotidiana, sia rimettendo ordine nel modo quotidiano di mangiare».
Muoversi al rientro dalle vacanze è dunque un imperativo, per adulti e bambini, con un occhio attento anche all’alimentazione, che deve adeguarsi ai nuovi ritmi.
Per cominciare il professor Ticca spiega come al rientro dalle vacanze sia necessario riorganizzare l’alimentazione secondo un ritmo che tenga conto dei nuovi orari e degli impegni scolastici, o di altro tipo, e secondo una varietà di scelte che assicuri il rispetto degli equilibri alimentari suggeriti dai nutrizionisti: «circa il 50-60% delle calorie devono venire dai carboidrati, non più del 30% dai grassi, il 12-15 % dalle proteine.
Fondamentale poi assicurare i giusti apporti di fibra, vitamine e sali minerali – continua Ticca – la dieta, oltre che varia, deve essere ben distribuita nel corso della giornata e con un’accorta limitazione dei condimenti grassi».
Qualche regola da tenere a mente?
«Assicuratevi che bambini e ragazzi continuino a mangiare frutta e verdura. Se in estate infatti i prodotti di stagione sono molto apprezzati dai più piccoli, è importante che anche durante l’anno continuino a mangiare questi tipi di alimenti, sostituendo progressivamente quelli che a loro tanto piacciono con altri più tipicamente invernali. In questo periodo preferite i prodotti di stagione, come mele, uva, fichi, funghi, cavoli e cavolfiori», sottolinea il professor Ticca.
«Evitate pasti troppo abbondanti – aggiunge Ticca – che impongono una digestione laboriosa, la quale richiama più sangue verso l’apparato digerente e riduce quello che affluisce al cervello, inducendo quindi sonnolenza.
Meglio concedersi nel corso della giornata qualche spuntino a base di prodotti facilmente digeribili e assimilabili, come un frutto, una merendina, cracker o biscotti, per mantenere attenzione e concentrazione anche nelle ultime ore della mattinata e stabilire le giuste pause fisiologiche nelle ore di studio».
«Non trascurate il momento della prima colazione. Spesso succede che in estate, quando si dispone di più tempo, questo pasto venga abitualmente consumato in modo soddisfacente, magari insieme a tutta la famiglia.
Al contrario, nelle altre stagioni, sotto la pressione della fretta e della rigidità dell’orario di inizio delle lezioni, la prima colazione viene spesso saltata o ridotta al minimo. Per cominciare con il piede giusto tutti gli impegni quotidiani è invece fondamentale che venga consumata: la colazione dovrebbe garantire infatti circa il 20% delle calorie totali della giornata ed è l’unico momento in cui spesso i bambini consumano prodotti preziosi come il latte o lo yogurt, da affiancare a una merendina, biscotti o frutta, per assicurare il giusto apporto calorico in vista delle ore successive, dopo il digiuno notturno», conclude Ticca.
Con la speranza di avervi fatto riflettere su alcuni punti importanti che abbiamo voluto condividere con voi, vi auguriamo buon rientro dalle vacanze e seguiteci su tutti i nostri Social EVERYWHERE!!!
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bacini
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Si ringraziano per le informazioni : INC – Istituto Nazionale per la Comunicazione e LASTAMPA.it
Tags: bambini, dormire, figli, i murr, nanna, rientro, ritmi quotidiani, tata rossana, vacanze