Affascinante, colorata, tra gli anni Settanta ( sempre più vivi in questi mesi) e la ricercatezza sartoriale della tradizione della maison fiorentina, che con Alessandro Michele, ormai da un anno direttore creativo di Gucci, sembra non aver perso il suo smalto e la sua allure sofisticata, iper femminile e originale. Una collezione che cattura lo sguardo nella sua caleidoscopio varietà di anime, fantasie, tessuti, voile e trasparenze, volant, rouches (che paiono ormai un marchio di stile), long dress, midi, longuette e mini. Completi ( o solo pantaloni) 70s a zampa o a trombetta, maxi gonne a balze in patchwork e outfit con minigonna 60s con tanto di baschetto, tailleurs alla francese d’antan, cardigan glitterati, ispirazioni anche dall’antica Cina, gonne in plissé in pelle di pitone. Cura quasi maniacale nei tagli e nelle rifiniture per capi adatti davvero ad ogni occasione, per riempire idealmente l’armadio di una stagione di must have per l’ufficio e per le occasioni più speciali, per un tè con le amiche o un gala esclusivo…
Insomma tutto il fascino di una collezione composta da capi eclettici, coloratissimi ed eterogenei. L’ispirazione nasce dalla Carte de Tendre 1654 di Madelaine de Scudery: una carta della tenerezza, una topografia , una mappa dei desideri per cui ogni pezzo che ha sfilato porta con sé un atlante delle emozioni, di riferimenti estetici fatta di disegni, stampe,materiali ricercati e insoliti, decorazioni preziose. Ma è anche un manifesto politico sul riconoscimento del mondo interiore delle donne, dei loro desideri e dei loro sentimenti, una nuova lente attraverso cui esplorare il mondo stesso.
Iniziate il viaggio, lasciatevi emozionare e travolgere come noi…E non finisce qui..
Bacini
I MURR