Lasciamo i nostri figli liberi di poter sbagliare e anche di confrontarsi con un errore di valutazione.
Capita di sentir dire, magari quando a tavola si rovescia dell’acqua: “Ma cosa hai fatto? Guarda che disastro! E adesso come facciamo? “. Siccome non e’ stata provocata alcuna catastrofe, la soluzione è semplice: asciughiamo serenamente e non colpevolizziamo troppo il bimbo, che altrimenti si sentirà un incapace, ma soprattutto sdrammatizziamo, in modo che lui possa riprovare con serenità.
Anche quando fanno le loro scelte – che ovviamente non devono essere pericolose – e noi sappiamo che potrebbero essere sbagliate, lasciamoli provare lo stesso! Noi come adulti dobbiamo sempre essere li’ al loro fianco a fare da ammortizzatori per far si’ che non sia troppo dolorosa la caduta, che però deve esserci. Si dice infatti che vivere sia la miglior scuola di vita ( scusate il gioco di parole) ed allora perché oggi questi bimbi non sono liberi di farlo? E poi un bel giorno pretendiamo che siano autonomi nelle loro scelte! Credo che questo non sia possibile, se non si è sperimentato poco alla volta e prima con cose ovviamente più facili per poi aumentarne la difficolta’… D’altronde, prima di correre, bisogna saper camminare.
Credo che nell’intenzione di voler aiutare i nostri figli a volte ci sostituiamo a loro e questo crei in loro un senso di incapacità nel fare da soli le loro scelte. In fondo, se io, noi, sappiamo cosa è giusto per lui, perché non dovrebbe saperlo lui che e’ il diretto interessato?
Fateci sapere il vostro parere!
Alla prossima,
TATA ROX E I MURR