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JAPANESE FASHION STORY

Fashion History / November 19, 2014

 

Quando la creatività giapponese illuminò la nostra moda erano gli anni ’70. KENZO e ISSEY MIYAKE ne furono i pionieri. Con il loro stile che rappresentava la fusione tra il lontano Oriente e i canoni occidentali.

La “rivoluzione” iniziò dieci anni dopo con REI KAWAKUBO, fondatrice di Commes des Garçons, e YOHJI YAMAMOTO. Che operarono un vero e proprio cambiamento strutturale. Scomponendo le forme a noi conosciute per crearne di nuove. In un periodo in cui per strada c’erano il punk degli anni ’80 e un grunge nascente, i giovani mettevano in discussione la mentalità borghese e il vento della ribellione toccava ogni cosa. Rei Kawakubo e Yohji Yamamoto portarono in passerella, a Parigi, qualcosa che nessuno aveva mai visto prima. Abiti che sembravano indossati al contrario e tagliati di sbieco.

Ciò che per noi è sempre stato estremamente affascinante è la potenza della libertà. Di rompere gli schemi, combinare le forme e spingersi con coraggio verso equilibri nuovi che nessuno aveva ancora immaginato. E questa è la creatività quando viene lasciata andare. Senza freni e senza paura.

Rei Kawakubo è diventata poi sostenitrice dei giovani designer giapponesi come Junya Watanabe, Tao Kurihara, Undercover e Limi Feu, figlia di Yohji Yamamoto.

Ora vogliamo farvi vedere le collezioni! Vi mostriamo le ultime, quelle della P/E 2015, di KENZO, ISSEY MIYAKE e JUNYA WATANABE. Vedrete un respiro retrò in Kenzo, diretto da Carol Lim e Humberto Leon, calato nell’atmosfera di un parco per skateboard nel nord di Parigi. Il mood è sporty ma dichiaratamente chic con linee scivolate e scollature mai eccessive. Sentirete il vento soffiare sulla collezione di Issey Miyake, ora sotto la direzione creativa di Yoshiyuki Miyamae. Grazie al “3D Steam Stretch”, lanciato la scorsa stagione, che consiste nell’allungare un tessuto crespo con l’uso del vapore. Risultato: un tessuto tridimensionale con cui vengono confezionate giacche, pants, vestiti. Infine, sarete trasportati nel mondo avant garde di Junya Watanabe. Che fonde il fumetto manga con il cubismo. Con cappelli maxi che ricordano gli astronauti, tubini origami, maxi pois in vinile sulle spalle effetto robot. È come se la dimensione cartoon del Giappone prendesse quota proiettandosi nel futuro.

Sarà un piacere per gli occhi e per lo spirito vedere queste collezioni. Ve lo garantiamo!

Bacini.

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