La presenza dei nonni nella vita di un bambino rappresenta un’importante RISORSA per la sua crescita ed il suo sviluppo emotivo, affettivo e relazionale.
La “NONNITA’ ” richiede una ridefinizione di ruoli, competenze e funzioni, suscita nuove energie e soddisfazioni ma può, allo stesso tempo, far nascere conflittualità e regressioni.
Essa viene infatti vissuta diversamente, in base alle caratteristiche individuali di ogni persona: alcuni assumono positivamente il ruolo di nonno, considerandola un’esperienza gratificante, un nuovo motivo di vita che permette loro di mantenere la propria funzione generativa; per altri, invece, essere nonni significa essere diventati vecchi, inutili, sostituiti dai figli – divenuti genitori -, esclusi dal campo della fertilità e della procreazione, fino a giungere ad un rifiuto del ruolo stesso.
Un’interessante ricerca (a cui fanno riferimento le presenti considerazioni e dalla quale sono attinti i dati presentati) è stata condotta dai prof. Mario Gecchele e Giovanni Danza ea raccolta in un saggio dal titolo “Nonni e nipoti: un rapporto educativo” (Ed. Rezzara, Vicenza, 1993). Tale ricerca si propone di offrire un contributo alla riscoperta e alla valorizzazione del potenziale educativo dei nonni, ricchi di risorse e in grado di offrire ai genitori e agli enti educativi (non sempre portatori di autentici valori pedagogici) un valido apporto per l’umanizzazione e lo sviluppo dell’identità personale nei giovani d’oggi.
Se i nonni di oggi sono diversi da quelli di ieri, anche i figli e i nipoti lo sono. Le mamme casalinghe sono poche e in molte famiglie entrambi i genitori lavorano fuori casa mattino e pomeriggio, con la conseguenza che i figli hanno bisogno, dopo la scuola, di essere accuditi e seguiti da altri adulti. Se poi i genitori sono separati, i nonni rappresentano la continuità familiare per i nipoti e possono diventare punti di riferimento importanti nei momenti più critici.
Ok, questi sono dati molto scientifici ma ora vi voglio raccontare l’ esperienza con la MIA NONNA , una donna mitica, unica ed ineguagliabile!
Certo, vi sembrerà che stia parlando di Wonder Woman! Invece vi voglio raccontare di una persona normalissima con pregi e difetti come tutti ma, come al solito, con l’assenza delle persone si accentuano i ricordi belli che diventano bellissimi e, allo stesso tempo, quelli un po’ più brutti diventano così così!
La mia nonna non era una di quelle tipe tutte moine e coccole ma, per farti sentire che ti voleva bene, quando la andavi a trovare ti faceva trovare qualcosa di pronto che era sicura ti piacesse!!!!
Sicuramente era molto rigorosa: ricordo ancora quando mi insegnava a fare le pulizie ed io, con l’ingenuità che si confà ad un bambino, pensavo di imbrogliarla spolverando solo il davanti! Lei, ovviamente, con l’intelligenza e l’astuzia di un adulto ha scoperto “il trucco” e così ho dovuto rifare il lavoro due volte ma ho imparato la lezione, così, quando mi chiedeva di spolverare lo facevo subito e bene così non era necessario ripetere l’operazione!
Non vi succede mai di pensare a un piatto che vi preparava sempre vostra nonna e aveva un sapore buonissimo e unico? Ecco,a me capita di preparare le polpette e la torta di mele e, anche se tutti mi fanno i complimenti, io dico sempre che non sarà mai buona come la sua!
Anche I MURR ci raccontano l’esperienza di Mario con i nonni: “Pur avendo i nonni distanti ( in Liguria e Sardegna) il nostro bimbo riesce a goderseli appieno durante le vacanze. Troviamo molto positivo il far passare alcuni momenti in compagnia dei nonni: questo significa mandarli da soli, senza genitori in maniera tale da far loro sviluppare una forte intimità, un affetto e un ricordo che, nel tempo, verrà quasi mitizzato. Immaginate che la scorsa estate, per la prima volta, Mario è andato in vacanza da solo, in Sardegna, per ben due settimane interamente trascorse con la sua adorata nonna Gina; ha preso l’aereo da solo, pensate a quale grande conquista di libertà per il nostro bambino!!! Quando era più piccolo, a causa dell’inverno e dello smog milanese, Mario si ammalava spesso e, quindi, per fargli cambiare aria e avere la sua bella dose di affetto, lo portavamo da nonno Gianni e nonna Lilli e, solitamente, riportarlo a casa era un’impresa! “
Ora vorrei fare con voi delle riflessioni sull’importanza di questo rapporto unico.
1. Ricordate che, nella maggior parte dei casi, i nonni sono una ricchezza. Ricordo con nostalgia i racconti che la mia nonna faceva della sua vita.
2. Non importa quale sia il vostro rapporto con i suoceri: loro sono sempre i nonni del vostro bambino.
3. Gabriele ascolta con molto interesse i racconti di mio papà a proposito del suo periodo militare e di quando era giovane ma si diverte un mondo quando gli racconta delle monellate che io facevo da piccola! Questo ci aiuta, da una parte a ridimensionarci da genitori agli occhi dei bambini e dall’altra ad essere un po’ più indulgenti di fronte ai loro sbagli.
4. I nonni sono la memoria storica, trascorrere del tempo insieme a loro ci aiutera’ a non scordare le nostre radici.
Spero, con questa lettura di avervi fatto ripensare ai vostri nonni….. e adesso aspetto i vostri ricordi.
SCRIVETEMI UN COMMENTO QUI SOTTO.
Alla prossima
TATA ROX + I MURR
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