“Remember only that I was innocent
and, just like you, mortal on that day,
I, too, had had a face marked by rage, by pity and joy,
quite simply, a human face!”
Benjamin Fondane, Exodus
Ucciso ad Auschwitz, 1944
BINARIO 21, Milano
Il 27 gennaio del 1945 le truppe sovietiche dell’Armata Rossa, nel corso dell’offensiva militare verso Berlino, arrivarono ad Auschwitz, scoprendo il più grande campo di sterminio creato dai nazisti nella Polonia occupata.
Ricorreva per questo ieri, come ogni anno, il Giorno della Memoria delle vittime della Shoah, che in ebraico significa “catastofe”, degli ebrei, come dei rom, dei sinti, degli omosessuali e dei malati di mente, vittime senza distinzione alcuna, dell’orrore umano. Una giornata che noi riteniamo debba essere un’occasione di riflessione e di ricordo ogni giorno dell’anno.
BINARIO 21, Milano
I N D I F F E R E N Z A è la scritta che campeggia all’ingresso del Memoriale Shoah presso il BINARIO 21, inaugurato ieri mattina a Milano in piazza Edmond J. Safra 1 – ex via Ferrante Aporti 3, nei sotterranei della stazione Centrale da dove, tra la fine del 1943 e il maggio del 1944, tra i latrati dei cani, all’insaputa di tutti, partirono i vagoni bestiame carichi degli ebrei milanesi, colpevoli del solo fatto di esistere e per questo destinati ai lager nazisti, da cui in pochissimi fecero ritorno.
“Indifferenza”, perché insieme all’oblio è più dolorosa della violenza subita e si può combattere solo con la memoria, la conoscenza e il recupero del passato. Perché non accada mai più in una società civile.
Il rombo dei treni sui binari sopra la testa è un suono, un refrain costante in questo memoriale, un rumore che ben ricordano i testimoni che hanno fatto ritorno.
BINARIO 21, Milano
“Ciò che i nazisti vollero nascondere, noi lo apriamo a tutti. Qui, donne e uomini di ogni credo potranno raccogliersi per ritrovare il filo interrotto di queste vite e riannodarlo alle nostre vite, alle nostre storie, facendoci loro continuatori,”…“perché ricordare è la premessa indispensabile per un futuro libero e felice”, ha dichiarato il nostro Sindaco, Giuliano Pisapia, nel suo discorso durante la cerimonia.
BINARIO 21, Milano
Ricordare ogni singola vittima della Shoah per nome, recuperare la loro memoria e restituire loro la dignità di esseri umani e di singoli individui, che era stata tolta loro, è tra gli scopi dei memoriali della Shoah di tutto il mondo, a Milano come allo Yad Vashem di Gerusalemme, dove una parete circolare riporta i nomi e le storie delle vittime che si riflettono in uno specchio d’acqua in modo indefinito, per raccontare anche quelle che non sono state ancora ricordate, a cui nessuno ha restituito un’identità… http://www1.yadvashem.org/yv/en/museum/hall_of_names.asp. Sempre allo Yad Vashem c’è una voce registrata che da anni, ogni ora, ogni giorno, ripete senza sosta i nomi di tutti i bambini che hanno perso la vita durante la Shoah, in una stanza buia illuminata solo dalla luce di alcune candele che si riflettono all’infinito tra le pareti di specchi, come milioni di stelle in un cielo scuro. http://www1.yadvashem.org/yv/en/remembrance/childrens_memorial.asp
Hall of Names in Yad Vashem, Jerusalem
Scriveva Primo Levi, “se comprendere è impossibile, conoscere è necessario”…per questo vogliamo condividere insieme a voi link per documentarvi, conoscere e ricordare…ogni giorno in cui lo sentirete necessario:
http://www.memorialeshoah.it/italiano/index.html
Questa la testimonianza di Liliana Segre, tra le ultime sopravvissute in vita che stamattina alla cerimonia ha raccontato la sua esperienza:
Crediamo nella vita, nell’amore e nella speranza, soprattutto nella sua luce alla fine del buio dell’ignoranza, dell’odio e del dolore .
Life is for sharing…and remembering!
Love
I MURR
Yad Vashem, Jerusalem
BINARIO 21, Milano
Yad Vashem, Jerusalem
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