Cari amici,
Questa settimana io e i miei amici MURR abbiamo accolto l’invito di uno chef davvero speciale. Prima di dirvi il nome voglio però raccontarvi un po’ della sua storia.
Pensate che è stato uno dei più giovani allievi del grande maestro Gualtiero Marchesi, in onore del quale ha addirittura ideato un piatto: un minestrone di verdure rivisitato alla milanese. Ha lavorato per diversi anni nelle cucine del Marchesino in Piazza della Scala a Milano. Ha lasciato lo storico ristorante di Marchesi dopo sette anni, col forte desiderio di avere a disposizione un locale tutto suo in cui poter esprimere appieno tutta la sua creatività. Con questo proposito è nato Daniel, ristorante che porta il suo nome: e avrete allora capito che sto parlando di Daniel Canzian, proprietario dello splendido locale nell’incantevole zona di Via San Marco, nel cuore di Brera.
Lo chef prepara e dà risalto a tutto quello che è la tradizione gastronomica italiana, con piatti che seguono le stagioni delle materie prime: stagionalità e italianità sono i due ingredienti imprescindibili della cucina di Daniel Canzian, cucina tradizionale che lui rinomina contemporanea intesa nel senso di togliere il superfluo al fine di valorizzare l’ingrediente del piatto principale. La semplicità viene così nobilitata e tutto il troppo è tagliato.
Noi siamo rimasti a bocca aperta di fronte alla bellissima cucina a vista: nemmeno un vetro ci separava dalla brigata e così, da ospiti e commensali, ci siamo sentiti anche un po’ spettatori di una vera e propria performance.
Noi abbiamo assaggiato, oltre che visto preparare, tutti i piatti che I MURR hanno fotografato e che trovate a seguire e che non vi voglio svelare.
Gli arredi di Daniel Ristorante ricordano quelli disegnati dal grande architetto e designer Gio Ponti. L’estetica della stanza è senza dubbio originale, a tratti vintage. Non sono solo quindi i piatti a colpire: la creatività dello chef si respira già entrando nel locale, è nell’atmosfera.
Abbiamo pensato fosse molto simpatica la scelta di aderire al “Diritto di tappo”. La carta dei vini è molto invitante e tutta made in Italy (fatta eccezione per lo champagne Troisgros), ma quante volte vi è capitato di avere a casa una bottiglia costosa e di qualità senza sapere quale fosse l’occasione giusta per stapparla? Da Daniel, pagando 8 euro è possibile portare la propria bottiglia di vino da casa.
Questa settimana ci siamo proprio fatti coccolare e non c’è che dire, è stata proprio un’esperienza sensoriale.
Se avete qualche consiglio per locali gourmet, speciali o particolari, scriveteci a: foodiehunter@imurr.com
Buona Pasqua dalla vostra Foodie Hunter, Indira!
DANIEL RISTORANTE
Via Castelfidardo 7
T 02 63793837

Un altro tavolo da sei posti del ristorante.

Tre tipi di pane vengono serviti a tavola in un piccolo cestino di legno naturale: Pansfoglia al burro, panfocaccia e pane integrale

Biscotto al parmigiano con pere in mostarda; cannoncino di polenta e baccalà’; toast di pane con pinzimonio di verdure e pesto di olive.

Uovo di selva biologico alla Pavese: l’uovo viene aperto, tolto l’albume e versato il brodo di carne all’interno del guscio. Con un piccolo cucchiaino si rompe il tuorlo, si mescola e si beve direttamente dal guscio.

Lo chef Daniel Canzian sta preparando i nostri risotti alle tre spezie. Questo risotto sembra un quadro alla vista e a livello di gusto e’ una vera esperienza sensoriale per le papille.

Risotto mantecato in brodo con trittico di spezie: curry, paprika del Perù’ (che rispetto alla paprika normale rilascia una nota affumicata sia nel profumo che nel sapore ) e THE’ nero.

Sgombro in crosta di chinoa su un letto di barba di frate con ortica e succo d’arancia

Guancetta di vitello con patata soffiata, porri e salsa all’italiana

Cremoso di ricotta e arancia candita con granita al Campari

Meringa bianca al mascarpone e mentuccia, meringa al cacao con nocciola piemontese e zaito ( biscotto tipico Veneto con pinoli e frutta candita).

Bauletti di cioccolato fondente ripieni di scorzetta di arancia candita.
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