Quando si parla di diversità, bisogna partire dalla Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo, per cui gli uomini sono tutti uguali e hanno tutti gli stessi diritti. Il diritto alla vita, alla salute, al rispetto, alla religione, ad esprimere il proprio genere, il proprio orientamento sessuale, le proprie opinioni.. tutti diritti imprescindibili .
Questo ci porta ad affiancare alla parola diversità quella di unicità .
Talvolta però la diversità non viene considerata una ricchezza, ma una forma di inferiorità. Essere diversi talvolta significa essere inadeguati, inadatti, infelici. E il diverso, spesso, diventa un nemico da attaccare e da combattere.
Si può essere diversi per aspetto fisico, carattere, stile, capacità e talento, ma anche e soprattutto per strato sociale, per condizioni economiche e per opportunità. Tutti fattori tangibili di diversità, che vanno riconosciuti e compresi perché si possa arrivare all’uguaglianza di diritto.
Bisogna però osservare le cose da una duplice prospettiva: se gli altri sono diversi ai nostri occhi, noi siamo diversi agli occhi degli altri.
La diversità apre anche un altro discorso: quello sulla discriminazione.
Tutto cio che è diverso, raramente viene accettato e visto come una ricchezza
Proviamo inoltre paura nei confronti dello straniero che è portatore di una cultura diversa che potrebbe destabilizzare la nostra.
Sono “diversi” e quindi esclusi ed emarginati dalla società gli immigrati, gli omosessuali, i malati di mente, i portatori di handicap, i perdenti in genere, al punto che è frequente tra gli adolescenti considerare diverso in quanto “sfigato” chi non imbroglia, chi non eccede, chi non veste alla moda, chi non entra nella taglia 40, chi non frequenta il giro considerato “giusto”.
Nella storia dell’uomo la diversità è stata spesso trattata con sospetto, ma è da essa che sono nate le maggiori innovazioni culturali e sociali. Possiamo dire, in un certo senso, che la diversità sia parte della storia dell’umanità, anche se spesso si tende a dimenticarlo.
La diversità è colore, cultura, ricchezza, scambio, crescita, necessità. Il primo passo per riuscire ad integrare davvero la diversità nella nostra quotidianità è forse quello di cominciare a considerarla non solo come un elemento da tollerare, ma soprattutto come un bene da tutelare.
La diversità degli uomini può essere occasione di crescita e arricchimento: se fossimo tutti uguali non potremmo cogliere l’occasione di domandarci da cosa derivino le nostre differenze alimentari, i nostri credi religiosi e via dicendo….
Chi di voi nel corso della propria vita si è mai sentito diverso?
A noi e’ successo!
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