Vi voglio raccontare una storia, di incontri, di energia , di coincidenze….
La scorsa estate in Sardegna, ho trovato nella casa di famiglia, un quadro con una bellissima cornice deco’, con una foto in bianco e nero dei miei genitori da giovani, appena fidanzati.
Ho sempre amato quella foto, sin da piccolo, così l’ho presa e portata a Milano.
La scorsa settimana ho deciso di portarla dal corniciaio, perché la cornice era rotta.
Sono andato dal vecchio corniciaio sotto casa. Un negozietto storico che avevo notato per le buffe vetrine, con tantissime cornici di diversi colori e stili, quadri di BOTERO ed anche se mi aveva sempre incuriosito….non ero mai entrato.
Avvicinandomi alla vetrina, la cosa che mi ha colpito e’ stato il quadro con un grande girasole giallo, incorniciato da una grossa e importate cornice dorata, che esprimeva tutto il calore dell’estate, ormai un lontano ricordo visto la giornata uggiosa e questo….. mi ha riempito il cuore e la giornata.
Sono entrato e sotto due fari neon, che illuminavano a giorno da vedere i pori della pelle, in un negozio pieno di quadri coloratissimi e cornici appese ordinatamente ovunque, un odore di colla e legno cosi’ forti che ti stordivano….c’era un grande bancone da lavoro con dietro due uomini.
Il primo, un uomo sull’ottantina, con capelli e baffi bianchi, un bel signore con il viso pallido, segnato dal tempo, occhiali spessi con montatura trasparente e camice bianco che sembrava un pittore dantan; Il secondo sulla cinquantina, basso tracagnotto, anche lui con il camice bianco, con il viso che mi ricordava i nani del circo, sorridente, con modi gentili….mi chiede in cosa poteva essermi utile .
Consegno la cornice, racconto del quadro e vado via.
Dopo 4 giorni ricevo la chiamata per il ritiro del quadro.
Arrivato in negozio, il piu’ giovane proprietario mi accoglie, mostrandomi orgogliosamente il lavoro che aveva fatto.
La cornice era diventata praticamente nuova ed aveva fatto un ottimo lavoro.
Vedendo le mie reazioni compiaciute, mi consegna anche la foto di una donna e aspetta una mia reazione.
Lo guardo con aria interrogativa, così lui mi chiede se conosco la donna perché la foto era dentro il quadro, sotto la foto dei miei genitori.
La guardo e rispondo che non avevo mai visto quella donna prima anche se aveva un aria familiare ma che avrei chiesto a mia madre.
Mi chiede se voglio tenere la foto o se voglio venderla, perché lui le foto storiche che trova nei mercatini, le vende e c’è anche una grande richiesta.
Mi dice che vanno a comprarle persone orfane, di tutte le eta,’ che non sono mai riuscite a scoprire chi sono i loro genitori e che non sanno piu trattenere tutto l’amore che hanno tenuto dentro per tanto tempo, per le persone che le hanno messe al mondo, cosi’, si comprano la foto della mamma e del Papa’ che vogliono, a cui riversare tutto l’amore.
Oppure vanno le persone che cercano il loro angelo…frugano tra tutte le foto fino a quando non trovano quella giusta, il loro angelo, che mettono nel portafoglio se la foto e’ piccola, in una cornice da tavolo se la foto e’ media e la incorniciano se e’ grande.
Ognuno di noi ha un angelo ed attraverso le foto riusciamo a capire qual’e’ il nostro.
Ci sono persone che entrano, guardano le foto e non acquistano niente, perché l’angelo e’ uno e quando lo trovi lo capisci immediatamente.
Oppure la foto arriva a te attraverso delle concidenze: trovi la foto, compri una vecchia cornice e la trovi nascosta dentro (come nel mio caso), o comunque ti arriva e anche se non l’hai mai vista prima ti sembra di conoscerla da sempre.
Rimango rapito dalla storia e restiamo tutti in silenzio per alcuni minuti.
Poi il giovane corniciaio mi guarda dritto negli occhi e mi dice: ” Questo e’il tuo ANGELO ” .
Guardo la foto: di una donna sorridente di piu’ o meno 3o anni, periodo storico anni ’40 circa, (si capisce dallo styling e dall’acconciatura), una bella donna con un’ espressione serena, fiera e raffinata. Incrociamo i nostri sguardi e “CLICK”.
Non l’avevo mai vista prima ma mi sembrava di conoscerla da sempre, la sensazione era di casa, la sua figura mi rassicurava e mi coccolava, sara’ stata la suggestione di tutto quello che avevo sentito ma lei era proprio il MIO ANGELO.
Ho chiesto una cornice speciale per il mio ANGELO e lui dopo essersi assentato per pochi minuti e’ tornato, sempre con l’aria soddisfatta di chi ha fatto un ottimo lavoro e mi ha mostrato la cornice.
Perfetta!!!!!!
Era una cornice degli anni ’40, in legno color cioccolato e degli intagli lineari, semplice ma raffinata.
Ero proprio soddisfatto della cornice ed ero completamente innamorato del mondo in cui mi trovavo, fatto di forme, di colori e di profumi, con questi due personaggi che mi guardavano incuriositi e che mi avevano affascinato con la storia delle foto degli angeli.
Decisi allora di raccontare loro la storia del quadro che abbiamo trovato io e Roberta, buttato in un mercatino in Italia, circa 12 anni fa.
E’ il ritratto di una coppia degli inizi 900′, di eta’ giovane, lui capelli corti scuri, riccio, con baffi, occhi piccoli, viso regolare, sereno e rassicurante, fisicita’ asciutta, indossava abito gessato, con camicia collo smoking e cravattino floreale.
Lei, viso ovale, capelli scuri acconciati all’indietro, bei lineamenti, sguardo malinconico, indossava abito nero con stampe floreali, collo montante e sopra una catena lunga con ciondolo tipica dell’epoca.
Sono fieri, fieri di stare insieme, fieri del loro amore.
Li abbiamo trovati in un mercatino, abbandonati in un angolo, insieme a vecchi mobili ingombranti che i rigattieri buttano a fine mercato perché non valgono niente e non meritano neppure la fatica di essere caricati sul camion e riportati a casa.
Ci aspettavano. Siamo passati vicino e li abbiamo visti subito: sembrava ci chiamassero. Li abbiamo guardati ed abbiamo subito deciso di portarli a casa.
Li abbiamo ripuliti ed appesi nella parete a fianco la porta d’ingresso e ci seguono in ogni trasloco… non so perche’ ma fanno parte della nostra storia.
L’omino del negozio mi guarda emozionato e mi dice:
” Quelli sono i VOSTRI ANGELI…. tuo e di tua moglie come coppia. E’ per questa ragione che li avete posizionati all’ingresso di casa, perché’ vigilino il vostro nido, la vostra famiglia, il vostro amore….”
Emozionato ho pagato, ho ringraziato per lo scambio di energia e sono rientrato a casa.
Arrivato, ho preso il quadro, sono andato da Roberta e Mario ed ho raccontato loro la straordinaria storia ed emozionantissimo ho presentato ufficialmente i NOSTRI ANGELI alla famiglia.
Ognuno di noi ha il proprio ANGELO.